Era già successo al Premio Oscar Tom Hanks. E in Italia alla conduttrice Mara Venier
L’attrice Scarlett Johansson ha fatto causa a un’app per aver replicato senza consenso la sua voce e il suo aspetto con l’intelligenza artificiale per un mini spot di 22 secondi pubblicato su X. La vicenda è stata riportata da Variety, dove si legge che Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar ha utilizzato senza il consenso della star la sua immagine e la sua voce ricreata da un software proprio per pubblicizzare la piattaforma. Nel video – non più disponibile online – si vedeva la star in un filmato dietro le quinte del film Black Widow che Scarlett Johansson aveva pubblicato sui proprio profili. Dopo pochi secondi la scena però cambiava, per mostrare un avatar che parlava con la voce della Johansson ricreata dall’intelligenza artificiale: «Non si limita solo agli avatar – diceva la Johansson fake -. È anche possibile creare immagini con testi e persino i propri video AI. Penso che non dovreste perdervela».
La notizia della causa fatta da Scarlett Johansson contro l’app di AI che le ha rubato voce e sembianze si lega a un film particolare in cui l’attrice ha recitato. Si tratta di Her e racconta la storia di un uomo che si innamora della voce femminile di una assistente vocale. Nel film originale la voce è quella di Scarlett Johansson. Non è la prima volta che un personaggio famoso è vittima di furti di identità con al centro l’intelligenza artificiale: di recente il Premio Oscar Tom Hanks ha postato su Instagram una pubblicità fake in cui il suo clone pubblicizza una polizza sanitaria. In Italia nelle scorse settimane un caso simile aveva riguardato la conduttrice RAI Mara Venier, finita in un video fake insieme a Elon Musk.