Tutto parte da uno sguardo di troppo
Chissà perché questi giovanotti hanno sempre un parente con una fattoria da portare avanti dove vengono spediti dai genitori perché così metti la testa a posto e capisci cosa significa faticare. Flower Shop: Summer in Fairbook è un videogioco disponibile su Nintendo Switch. La nostra introduzione potrebbe suggerirvi che siete di fronte a un titolo in cui bisogna occuparsi di piante, fiori e natura. E avreste ragione soltanto in parte: il protagonista è un giovanotto nel pieno dell’adolescenza – quindi ormoni belli svegli – che non pare un fulmine scuola. Per di più con la fidanzata non butta benissimo, anzi. Nei primi istanti di gioco la fanciulla se la prende perché osserviamo due compagne di scuola fare jogging nel prato. Basta, dice lei, questa è la goccia che fa traboccare il vaso: tra noi è finita. Ma non sarà un po’ esagerato? Perdonateci la solidarietà maschile.
Sviluppato da Winter Wolves nel lontano 2010, Flower Shop: Summer in Fairbook non è invecchiato proprio benissimo e si è portato dietro tutti i limiti di un videogioco appartenente a un genere evidentemente di nicchia. Non siamo di fronte a un titolo che fa uso eccessivo dei doppi sensi e le immagini di fanciulle rimangono tutto sommato pudiche (a voi il giudizio se sia un bene o un male). Il gameplay è essenziale: bisogna seguire le linee di dialogo in inglese e compiere delle scelte in alcune risposte.
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In base alle nostre scelte la storia prenderà una piega precisa, influenzando il rapporto con le interlocutrici: potrà migliorare o peggiorare. Lo si vedrà con una semplice barra. I finali a disposizione sono diversi. L’obiettivo del gamer è far sì che il giovanotto conquisti il cuore delle fanciulle che ha di fronte. Ne incontrerà diverse nel paese dove è stato spedito dalla famiglia per dare una mano alla fattoria dello zio. L’equilibrio è evidentemente più a favore del dating che del pollice verde. Nel complesso Flower Shop: Summer in Fairbook resta un prodotto abbastanza elementare, con situazioni che ci ricordano molto i dialoghi tra adolescenti con le farfalle nello stomaco e la testa tra le nuvole.