“Le notizie sono alla base della democrazia dobbiamo approfittare dei progressi dell’AI”, annuncia Sundar Pichai, il numero uno del colosso di Mountain View, aprendo la conferenza annuale degli sviluppatori
“Le notizie sono alla base della democrazia, è importante supportare l’informazione. Grazie a Google Iniziative la società ha già stanziato 300 milioni di dollari con l’obiettivo di sviluppare progetti innovativi nel campo dell’editoria”. Ha inizio con questa dichiarazione di Sundar Pichai, Ceo di Google, l’annuale conferenza degli sviluppatori I/O, che riunisce più di 7.000 sviluppatori in un evento di tre giornate.
I/O 2018 offre una grande opportunità per condividere alcune delle ultime novità di Google e per mostrare come queste aiutino a risolvere problemi per gli utenti.
“Siamo a una svolta importante in ambito informatico, ed è eccitante far parte del progresso tecnologico. È chiaro che la tecnologia può essere una forza positiva e può migliorare la qualità della vita di miliardi di persone in tutto il mondo. Ma è altrettanto chiaro che non possiamo limitarci ad accoglierla senza spirito critico. Sono stati sollevati interrogativi concreti e importanti sull’impatto della tecnologia e sul ruolo che svolgerà nelle nostre vite. Sappiamo di dover progredire con attenzione e consapevolezza, e sentiamo un profondo senso di responsabilità nel farlo. Ed è con questo spirito che guardiamo alla nostra missione principale. La necessità di informazioni utili e accessibili è urgente oggi come lo era quando Google è stata fondata quasi due decenni fa. Ciò che è cambiato è la nostra capacità di organizzare le informazioni e risolvere problemi concreti e complessi grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale (IA)”. Continua nella sua ricca presentazione Pichai.
Ecco tutte le novità.
L’IA per la salute – Deep Learning
L’intelligenza artificiale potrebbe trasformare molti ambiti della nostra vita. Abbiamo già assistito ad alcune sue interessanti applicazioni in campo sanitario. Due anni fa, Google ha sviluppato una rete neurale in grado di rilevare sintomi di retinopatia diabetica utilizzando immagini mediche dell’occhio. Quest’anno il team di intelligenza artificiale ha dimostrato che il modello google di deep learning potrebbe utilizzare quelle stesse immagini per prevedere con un alto grado di precisione il rischio di infarto o ictus in un paziente. Google ha pubblicato un paper su questa ricerca a febbraio scorso grazie ad un lavoro a stretto contatto con la comunità medica per comprendere le potenzialità di questa ricerca. Questi modelli di intelligenza artificiale sono in grado di prevedere eventi medicali, come le riammissioni ospedaliere e la durata dei soggiorni in ospedale, analizzando le informazioni contenute in cartelle cliniche anonime. Si tratta di strumenti importanti nelle mani di un medico, che potrebbero avere un profondo impatto sulla salute dei pazienti.
L’IA per l’accessibilità – Looking to Listen
Un’altra area in cui l’intelligenza artificiale può risolvere problemi importanti è l’accessibilità. Prendiamo come esempio i sottotitoli. Quando accendiamo la TV non è raro vedere persone che parlano l’una sull’altra. Questo rende difficile seguire una conversazione, soprattutto per spettatori con problemi di udito. Ma combinando segnali audio e segnali visivi, i ricercatori di Google sono stati in grado di isolare le voci e sottotitolare separatamente ciascuna persona. Questa innovativa tecnologia prende il nome di Looking to Listen e porterà a breve migliorie al concetto dei sottotitoli.
Smart Compose di Gmail e Goole foto
Google si sta impegnando per mettere l’intelligenza artificiale al servizio degli utenti per fare risparmiare tempo. Uno dei migliori esempi è la nuova funzione Smart Compose di Gmail. Grazie alla comprensione del contesto di un’email, Gmail suggerisce frasi che aiutano a scrivere un’email in modo rapido ed efficiente. Con Google Foto, è facile condividere una foto istantaneamente tramite suggerimenti intelligenti e integrati. A breve saranno introdotte anche nuove funzionalità con cui, in poco tempo, rendere più luminosa una foto, darle un tocco di colore o persino colorare le vecchie immagini in bianco e nero.
Google Assistant
Google aggiunge sei nuove voci all’Assistente Google, tra cui quella del cantante John Legend, che sarà disponibile entro la fine dell’anno ma solo per “alcuni contesti”, spiega Pichai. Le novità dell’Assistente sono presentate da Scott Huffman, vicepresidente della divisione apposita, che spiega come “finalmente non dovremo più dire “Hey Google” per ogni domanda, ma si potrà avere una naturale, e più umana, conversazione con l’Assistente”. Inoltre, l’intelligenza artificiale è ora in grado di rispondere a più comandi dati nella stessa frase (multiple actions). Google Assistant riconoscerà le voci dei bambini e si attiverà solo se questi saranno educati, dicendo sempre «per favore».
Sui cellulari, sarà fornita una rapida panoramica della giornata con suggerimenti basati sulla posizione, l’ora del giorno e le interazioni recenti. E l’Assistente Google sarà a breve in navigazione su Google Maps, così da ricevere informazioni mantenendo le mani sul volante e gli occhi sulla strada.
Google Lens
I progressi dell’intelligenza artificiale nella comprensione del mondo hanno permesso di migliorare notevolmente Google Maps e di creare nuove applicazioni come Google Lens. Google Maps ora può dirci se il locale che stiamo cercando è aperto, quanto è affollato e se è facile trovare parcheggio. Con Google Lens puntando la fotocamera su un soggetto sarà possibile ricevere risposte su qualsiasi cosa, dall’edificio di fronte a noi al poster di un concerto, fino alla lampada che abbiamo visto in vetrina.
Le migliori notizie, dalle fonti più autorevoli
Le persone utilizzano Google per reperire informazioni affidabili e di alta qualità, specialmente nel caso di notizie di attualità – e questo è un ambito in cui l’intelligenza artificiale può fare la differenza. Utilizzando tecnologie di ultima generazione, il team di Google ha creato una soluzione che consente di mettere in evidenza le notizie più rilevanti da fonti affidabili, dando comunque la possibilità di scegliere tra tutte le fonti disponibili, per una visione più ampia di ciò che accade nel mondo. La nuova versione di Google News, utilizza l’intelligenza artificiale per dare spazio al meglio dell’intelligenza umana: i grandi reportage di giornalisti di tutto il mondo, aiutando i singoli utenti a rimanere aggiornati su ciò che è importante.
Android P
Arriva la beta che dall’8 maggio consentirà di provare le novità del sistema operativo per dispositivi mobili in anteprima, non solo sugli smartphone Pixel. Anche qui l’AI è protagonista. Adaptive Battery, utilizza il machine learning per capire quali sono le applicazioni che usiamo maggiormente riducendo il consumo di batteria. Mentre Dashboard permette di gestire tutte le nostre attività e App action prevede quale azioni verranno fatte dall’utente. Tra le funzioni più utili, il conto delle ore che passiamo sullo smartphone e le sue app.
L’autopilota Waymo
Google è stata una delle pioniere delle auto a guida autonoma, progetto poi confluito nella costola Waymo. A Phoenix inizierà un fase di test che consentirà di utilizzare un auto con autopilota chiamandola tramite un’app. E anche in questo campo viene usato il machine learning per riconoscere meglio i pedoni e prevedere i comportamenti di altre auto, ma per riconoscere le strade con la neve, opzione solitamente più difficile.