Tencent ha già avvisato: ai giovani e ai bambini contatore per le ore passate su Honor of Kings
Le azioni di Big Tech come Tencent hanno subìto un crollo in Borsa dopo che, come riporta il Wall Street Journal, l’Economic Information Daily – giornale molto vicino al Partito Comunista Cinese – ha pubblicato un articolo online in cui i videogiochi venivano definiti “oppio per la mente” e “droga elettronica”. Il pezzo è stato poi aggiornato con una versione rivista, togliendo una delle parti più dure nei confronti dei videogiochi. «La società – questa la frase originaria, poi cancellata – è arrivata a riconoscere il danno causato dal gioco online ed è spesso indicato come “oppio per la mente” o “droga elettronica”». Senza farselo ripetere due volte Tencent si è già mobilitata, spiegando che introdurrà limitazioni per tutelare bambini e giovanissimi da potenziali dipendenze da videogiochi.
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Il tema, come per tutte le patologie, non può essere certo preso sottogamba. Nei mesi scorsi su StartupItalia ci siamo occupati del cosiddetto fenomeno degli hikikomori, guardando alla questione da un altro punto di vista rispetto al solito. Il punto su cui sarebbe opportuno ragionare non è tanto il mezzo, ossia il videogioco, da demonizzare, quanto capire che cosa spinge un ragazzo o una ragazza ad isolarsi. Dopo oltre un anno di pandemia, si sente sempre più spesso parlare di salute mentale (e per fortuna, aggiungiamo noi), contribuendo a fare emergere un dibattito che speriamo costruttivo.
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Tencent, uno dei giganti del mondo gaming, ha spiegato che per quanto riguarda uno dei suoi titoli più famosi, Honor of Kings, i giovani potranno giocare soltanto per un’ora nei giorni feriali e per due ore nei week end e festivi; invece i bambini sotto i 12 anni non potranno fare acquisti in-game. Come si legge su Milano Finanza, le misura entrerà in vigore nelle prossime ore. La presa di posizione del Partito Cinese rispetto ai videogiochi potrebbe comunque costare perdite ingenti alle aziende del settore. Citando di nuovo Tencent, parliamo di una multinazionale che lo scorso anno ha registrato oltre 22 miliardi di dollari di entrate soltanto per i giochi su mobile e un totale di quasi 75 miliardi di dollari di entrate.