Avete appena sconfitto Tifone e siete pronti per scalare l’Olimpo?
Immortals Fenyx Rising (qui la nostra recensione) è stato senza dubbio una delle più grandi sorprese della passata stagione natalizia. Disponibile su Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4, Stadia, Epic Games Store, Ubisoft Connect e persino Nintendo Switch (ci ha stupito e non poco vederlo ottimizzato per la console attualmente meno potente sul mercato), ha rappresentato una ventata d’aria fresca per il mondo delle avventure free roaming. Gli sviluppatori di Ubisoft Quebec sono riusciti a mantenere intatta la formula del meraviglioso The Legend of Zelda: Breath of the Wild per creare un’opera che, sebbene non sia all’altezza del titolo giapponese, riesce comunque a far divertire e a farsi ricordare. Se avete appena dato a Tifone il benservito e salvato l’Olimpo, aspettate ad appendere i calzari al chiodo: è appena arrivato il primo DLC, Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità.
Cosa ci attende in Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità
Ottenibile attraverso il season pass (che sblocca l’accesso anche ai due venturi contenuti extra, Miti del Regno d’Oriente e Gli Dei Perduti) oppure separatamente per circa 15 euro, Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità è l’ultima occasione che avremo per continuare a giocare, dopo i titoli di coda, con Fenyx, il personaggio del titolo originale. Gli altri due DLC, infatti, ci caleranno nei panni di Ku e Ash, cui spetta l’esplorazione di lande digitali e persino meccaniche di gioco totalmente inedite… ma è decisamente prematuro per parlarne.
Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità si apre non appena avrete rimesso a posto quel borioso di un titano che aveva seminato scompiglio sull’Isola d’Oro. Il nostro (o la nostra: potevate infatti creare l’eroe tramite un editor piuttosto scarno ma tutto sommato efficace) Fenyx viene ricevuto nell’Olimpo dove, tanto per cambiare, gli dei stanno litigando. Alcuni pensano che chi ha sconfitto Tifone meriti un seggio tra le divinità del Pantheon, altri semplicemente non vedono l’ora di assistere alle vostre prodezze perché, ora che è tornata la pace, si stanno annoiando terribilmente. Sta di fatto che, forte dello stile scanzonato e ironico che abbiamo imparato a conoscere nell’avventura originale, Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità riesce a essere all’altezza dell’avventura appena conclusa e, per di più, offre alcune variazioni sul tema molto interessati.
Scordatevi anzitutto l’Isola d’Oro e le meccaniche free roaming: l’Olimpo è una location molto più ristretta e arzigogolata. Ricorda più le mappe di Zelda – Skyward Sword che non quelle d’ampio respiro di Breath of the Wild. È insomma una specie di dungeon a cielo aperto, in cui per avanzare dovrete essere padroni di tutte le mosse che Fenyx ha imparato nell’avventura standard. Per questo vi consigliamo di iniziare Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità solo dopo aver battuto Tifone. La difficoltà media è un po’ più elevata e se non padroneggerete abbastanza le abilità del vostro avatar digitale rischiate solo di precipitare a ripetizione nei numerosi crepacci.
Peraltro, Immortals Fenyx Rising: Una Nuova Divinità è anche un po’ più arcade: sparite le pozioni che vi danno stamina, la vostra unica possibilità di restare in volo o compiere gesti atletici fuori dal normale è legata al pronto rinvenimento di sfere fluttuanti in grado di darvi un po’ di energia. A ulteriore riprova del fatto che, mentre l’Isola d’Oro era liberamente esplorabile, qui il percorso è già stato segnato dagli sviluppatori.
Ma dove le due avventure differiscono maggiormente è nell’equilibrio tra combattimenti ed enigmi: a differenza dell’Isola d’Oro, l’Olimpo non è stato invaso dagli sgherri di Tifone, perciò non avrebbe avuto senso trovarlo zeppo di demoni. I soli combattimenti che affronterete sono nei dungeon, nelle prove che dovrete affrontare per essere accolti tra gli Dei.
Tutto il resto del gioco (dieci ore circa) lo si passa essenzialmente risolvendo enigmi basati sulla fisica (sposta le casse, schiaccia gli interruttori, fai passare la corrente da un marchingegno all’altro, imbuca una palla gigante, ecc…) e sulle abilità di Fenyx, che potrà sfoggiarne altre quattro rispetto a quelle ottenute nel gioco base superando le altrettante sfide divine. Insomma, un DLC piuttosto ricco e parecchio divertente, che allungherà notevolmente la longevità di quest’ottima avventura firmata dalla filiale canadese di Ubisoft. Ora non ci resta che attendere gli ultimi due contenuti extra.