Dalla Francia arriva l’ultima generazione di gamepad pensata appositamente per chi gioca duro
Saranno feste di Natale particolarmente casalinghe, queste. Le prescrizioni sanitarie, il blocco tra le Regioni e la chiusura dei negozi impediranno di trascorrerle sulla neve o in compagnia degli amici. Si starà perciò parecchio tempo in casa e allora le idee regalo più utili potrebbero essere legate alla tecnologia e alla console da salotto. Se ancora non siete passati a PlayStation 5 (introvabile) e state approfittando delle numerose offerte di stagione del PS Store per recuperare vecchie glorie a prezzi stracciati, un buon investimento potrebbe essere l’acquisto del Revolution Pro Controller 3 (compatibile anche per chi gioca su PC) della francese Nacon.
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Le caratteristiche del Revolution Pro Controller 3
Si tratta di un prodotto ufficializzato, perciò ha superato i rigidi controlli effettuati dai tecnici Sony. E, soprattutto, si tratta della naturale evoluzione di una serie di gamepad, il Revolution Pro Controller 1 e 2, che avevano subito espresso grandi potenzialità. Il Revolution Pro Controller 3 costa più del doppio dei pad tradizionali (circa 100 euro) ma offre dalla sua una personalizzazione pressoché totale. È insomma un gamepad da veri gamer, parliamo di coloro che campeggiano in cima alle classifiche di Fortnite e vogliono restarci a lungo.
Grazie al software incluso, attraverso il vostro personal computer potrete intervenire sulle impostazioni di fabbrica e modificare un’ampia gamma di opzioni così da creare più profili personalizzati, in base al gioco e al vostro approccio. Per gli smanettoni con le mille opzioni del Revolution Pro Controller 3 sarà insomma davvero Natale. Migliorata, rispetto al pad tradizionale, l’ergonomia della scocca, antiscivolo, così da permettere lunghe sessioni di gioco all’ultimo deathmatch evitando che il Revolution Pro Controller 3 sgusci dalle mani o crei fastidiosi dolori articolari. A questo proposito segnaliamo che il retro delle due “alette”, ovvero la parte che si impugna, può essere aperto per inserire all’occorrenza un peso, in modo da adattarlo alle proprie esigenze di confort e diminuire le vibrazioni.
Nelle nostre sezioni di gioco abbiamo preferito toglierli, ma sapere che volendo è possibile zavorrare il pad per aumentarne il bilanciamento è comunque una opzione gradita. La confezione, molto elegante, include il cavo per la ricarica in stoffa (non si può infatti usare quello tradizionale e forse il vero limite dell’accessorio è quello di non essere Wi-Fi, ma sappiamo che i gamer preferiscono i controller cablati perché hanno una risposta agli stimoli priva di latenza) e soprattutto un pratico astuccio in tela in cui riporre il controller in caso di trasferte.
Differenze col Sony Dualshock
Come avrete capito dal prezzo, il Revolution Pro Controller 3 è un controller d’élite, dunque un raffronto diretto col Pad ufficiale, ma standard, era inevitabile. La differenza principale che salta all’occhio riguarda la posizione degli stick: non più simmetrica come ha sempre voluto Sony ma asimmetrica. Questione di gusti: noi abbiamo sempre preferito quest’ultima disposizione. Tutto è stato “ingigantito“: tasti e stick risultano un po’ più grandi, così da adattarsi meglio a ogni tipologia di mani e, soprattutto, evitare di premere il pulsante sbagliato al momento sbagliato. Nonostante questo, le dimensioni sono comunque compatte, solo il peso aumenta in modo sensibile. Bisogna farci il callo (il muscolo?) perché nelle prime partite potrebbe lievemente infastidire, Inoltre, sempre rispetto al Dualshock che avete trovato incluso con a vostra PS4, il Revolution Pro Controller 3 presenta lo stick sinistro dotato di una resistenza leggermente maggiore all’inclinazione, che lo rende particolarmente adatto ai giochi di guida, e alcuni piccoli tasti lungo le impugnature (starà a voi assegnare le singole funzioni), che potrete premere di fatto senza staccare le dita dal pad. Tra i migliori pad in circolazione? Senza alcun dubbio, anche se resta inferiore per opzioni e caratteristiche rispetto alla serie Revolution Unlimited Pro, sempre per restare in casa Nacon, proposta però attorno ai 180 euro contro i 100 di questo e perciò destinato a una fascia differente e non competitor diretto.