Da uno studio di sviluppo texano arriva un platform tridimensionale che prova a rinverdire i fasti dell’epoca del Nintendo 64
Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio della decade successiva, il mondo dei videogames fu invaso da cloni di Super Mario 64. Era assolutamente normale. Nintendo, con quel gioco, aveva portato i platform laddove nessuno aveva mai osato e forse nemmeno immaginato. La terza dimensione, in quegli anni, era un po’ come la frontiera del vecchio e selvaggio West: un terreno infido e ignoto per tutti gli sviluppatori. Un campo minato, insomma, che Shigeru Miyamoto e il suo team pareva calcare con maestria e leggiadria, esibendosi in passi di danza spericolati senza mai innescare alcun esplosivo. L’emulo più riuscito del loro Super Mario 64 arrivò dalla Gran Bretagna, con Rare che, nel giro di pochi anni, regalò al mondo Banjo – Kazooie prima, Banjo – Tooie dopo, Conker’s Bad Fur Tail e Donkey Kong 64 a completare il quadro. Titoli di gran caratura che contribuirono però a inflazionare il genere, che infatti molto presto venne abbandonato. Oggi prova a riesumarlo New Super Lucky’s Tale.
New Super Lucky’s Tale 64?
Negli anni, i tentativi di resuscitare la categoria di quei platform 3D ambientati in overworld più o meno vasti da setacciare palmo a palmo alla ricerca di oggetti da collezionare non sono mancati. Tra i più recenti e meritevoli di essere ricordato, c’è senza dubbio Yoka-Laylee di Playtonic Games, team britannico in parte costituito con ex uomini di Rare (qui recensimmo il suo sequel, Yooka-Laylee and the Impossible Lair, che però proponeva meccaniche diverse, in puro stile platform a scorrimento orizzontale). Ma sono diverse decadi che il genere non riesce a più regalare prodotti freschi e sorprendenti come il capostipite, sua maestà platformica Super Mario 64.
La stessa Nintendo sta ancora lavorando alacremente per aggiustare, affinare e variegare la formula delle origini. Super Mario Odyssey per Nintendo Switch è con ogni probabilità uno dei suoi platform 3D migliori, eppure non tutti sarebbero d’accordo se affermassimo che raggiunge i livelli del titolo primigenio per Nintendo 64. Senza pretese di voler fare di più e meglio rispetto a quanto combinato dall’idraulico italiota, dallo sperduto comune texano di McKinney arriva l’opera del giovanissimo team di sviluppo Playful Studios. Anche se non conoscete la genesi della simpatica volpina Lucky, non vi sarà certo sfuggito quel “New” nel titolo. New Super Lucky’s Tale è infatti la versione riveduta e corretta di un titolo già uscito su X-Box One e PC tre anni fa.
New Super Lucky’s Tale alterna fasi 3D a sezioni platform a scorrimento orizzontale
Disponibile su PlayStation 4, Xbox One, Steam, Epic, Nintendo Switch e Windows, New Super Lucky’s Tale recupera la formula originale e cerca di svecchiarla, provando a intervenire soprattutto sui difetti che le erano stati mossi ai tempi del debutto: frame rate barcollante, telecamera fissa troppo limitante e controlli non sempre precisi. Almeno quest’ultimo aspetto ha subito le migliorie più evidenti, mentre il sistema che riguarda le inquadrature è stato per fortuna riscritto da zero e ora la telecamera è dinamica.
Tralasciando la trama, sicuramente secondaria in questo genere di giochi, a livello ludico il titolo distribuito da pqube offre sicuramente molto, soprattutto se comparato al prezzo budget cui viene offerto: 6 mondi zeppi di materiale da scovare e collezionare. Si va dalle pagine del Libro delle Ere (sono l’equivalente delle Stelle di Super Mario 64 e delle Lune di Super Mario Odyssey), alle immancabili monete, passando per le lettere della parola L-U-C-K-Y che sono un chiaro tributo alla saga di Donkey Kong Country. In mezzo, i texani di Playful Studios hanno gettato tutto ciò che avremmo trovato in un platform per l’inossidabile Nintendo 64: gare, enigmi ambientali e, ovviamente, buffissimi boss di fine livello.
La caratterizzazione dei personaggi è davvero di pregio
Come si diceva, New Super Lucky’s Tale non ha l’hybris di competere con i colossi del settore, ma questo non significa che non combatta più che degnamente la sua sfida. La caratterizzazione dei personaggi, siano essi semplici nemici, boss e comprimari è di gran qualità, così come lo stile grafico e artistico. Le battutine frizzanti stile Banjo-Kazooie pur non raggiungendo l’umorismo british dei Rare sono comunque in grado di strappare qualche sorriso. Piattaforme basculanti, ascensori, buffe trappole, sfere di fuoco sparate come se non ci fosse un domani, enormi uova che rotolano provando a fare del nostro alter ego una frittata completano l’opera. Come nelle ultime produzioni Nintendo, poi, al fianco delle classiche sezioni 3D troviamo simpatiche sequenze bidimensionali (un 2,5D, quasi) che spezzano la monotonia.
L’impianto artistico di New Super Lucky’s Tale è piuttosto solido e convincente
New Super Lucky’s Tale è un platform 3D ben ritmato e divertente, riesce a durare parecchie ore e, visto che i livelli sono zeppi di oggetti da raccogliere, garantisce anche una rigiocabilità piuttosto elevata. Se proprio dobbiamo rimproverargli qualcosa è di non essere riuscito a offrire nulla di realmente innovativo rispetto a quanto visto, giocato e provato nei titoli delle software house maggiori. Ma è stato comunque in grado di farci nuovamente immergere nei platform 3D e questo non è certo poco. Insomma, acquistate New Super Lucky’s Tale a scatola chiusa perché non ve ne pentirete: la volpina Lucky è davvero in forma.
Lucky è una volpe, perciò i suoi nemici naturali sono le galline. O è il contrario?