L’opera dello scrittore boemo rivive oggi nel videogioco per PS4, Switch, Windows e Xbox One sviluppato dalla startup polacca Ovid Games
Pensate allo sconcerto, all’orrore e al disgusto che potreste provare se un giorno vi risvegliaste nei panni di una viscida, corpulenta, tondeggiante, blatta. La startup innovativa polacca Ovid Works, nata nel 2015 a Varsavia dall’idea di due amici e oggi promettente team composto da una quindicina di persone, ha preso in prestito da Franz Kafka l’espediente narrativo della trasformazione in scarafaggio per far vivere all’utenza PS4, Switch, Windows e Xbox One una avventura davvero unica nel suo genere: Metamorphosis.
No, Ovidio non c’entra
Nonostante il videogioco si chiami Metamorphosis e il team di sviluppo Ovid Works, le Metamorfosi di Ovidio c’entrano solo di striscio, perché l’opera si rifà a un altro testo: l’omonimo romanzo di Kafka. Scordatevi A bug’s life e Z la Formica: la società degli insetti che vedrete in questo videogioco, per quanto evoluta, non sarà né bella né edificante.
La casa di Gregor. Percorrerla nei panni di un insetto è già un’avventura
I ragazzi polacchi hanno provato a recuperare l’immaginario inquietante, tetro e disturbante che ha reso unici e immortali i romanzi di Kafka. Chi ha letto il libro sa già cosa attende il povero Gregor Samsa, tapino destinato un mattino a svegliarsi sotto forma di blatta. Chi non si è avvicinato al romanzo dovrà scoprirlo in prima persona, vagando per la casa di Gregor come un minuscolo scarafaggio.
Ignorati dagli umani, schiavizzati dagli insetti. Non è una bella vita, quella delle blatte
Di fatto, Metamorphosis è un platform condito da diversi piccoli enigmi. Il rompicapo maggiore è dato dalle dimensioni della nostra nuova forma: anche raggiungere un documento su di una scrivania può essere un’avventura, quando si è una blatta. Peraltro nemmeno delle più agili, anche se poi imparerà a fare parkour lungo le pareti. In più occorrerà evitare di farsi vedere dagli animali domestici e dagli esseri umani, per evitare di ritrovarsi spiaccicati da un giornale arrotolato.
La società degli insetti è incredibilmente evoluta
Nei cunicoli umidi e sotterranei, strettamente connessi con il mondo di superficie e con le case degli esseri umani ha invece sede la città, estremamente complessa, degli insetti. Lì blatte, grilli, cavallette e cimici lavorano dando corpo a una società sorprendentemente evoluta e gerarchizzata, grottesca controparte di quella umana di cui ovviamente ne rappresenta una feroce critica. Gli insetti saranno i soli a rendersi conto della nostra presenza e, tutt’altro che amichevoli, potranno commissionarci missioni utili a progredire con l’avventura, tenuta assieme dal forte canovaccio del romanzo.
Il gioco non gode di una realizzazione tecnica troppo solida, ma i colpi d’occhio sono notevoli e non mancano
Scopo del gioco sarà comprendere cosa ci ha tramutato in blatta e come fare a tornare umani. Non solo: nel prologo, il nostro amico Joseph viene arrestato e ovviamente starà a noi provare ad aiutarlo. Per questo, fin da subito, si viene indirizzati verso un luogo soprannominato “la torre”, di cui però non vi diciamo altro per non rovinarvi la sorpresa.
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Forte di sottotitoli in italiano, Metamorphosis è un bizzarro simulatore di “vita da insetto”. Non c’è né un inventario, né la possibilità di far crescere il proprio personaggio: la sola attività ludica è comprendere come sfruttare a proprio vantaggio la conformazione dei livelli per arrivare a destinazione. In sottofondo restano monologhi e dialoghi tratti del romanzo, un’ottima occasione di scoprirlo per chi se lo fosse perso, di riviverlo per chi lo ha amato.