Ieri sera Twitter ha abbandonato i 140 caratteri per passare ai 280. I test iniziati a settembre hanno dato buoni risultati in termini di engagment e tempo speso sulla piattaforma
Ieri sera alle 22, ora italiana, Twitter ha annunciato di aver esteso a 280 il numero di caratteri dei tweet. L’estensione però non comprenderà il cinese, il giapponese e il koreano che, per loro natura, sono già in grado di dire più cose in soli 140 caratteri.
We're expanding the character limit! We want it to be easier and faster for everyone to express themselves.
More characters. More expression. More of what's happening.https://t.co/wBpYdy1K40
— Twitter (@Twitter) November 7, 2017
Dopo i test fatti con alcuni account in settembre, i risultati sono stati incoraggianti in termini di maggior engegment (più cuori, RT, mentions) e tempo speso sulla piattaforma. Secondo Twitter, infatti, alcuni utenti erano frustrati quando sorpassavano il limite dei 140 caratteri e spendevano troppo tempo nell’adattare i messaggi per farli rientrare nel limite. Col passaggio a 280 caratteri il numero di questi utenti è passato dal 9% all’1%.
Addio alla brevità che lo contraddistingue?
Secondo l’analisi fatta sugli account di prova, solo il 5% dei nuovi tweets superava i 140 caratteri e solo il 2% i 190. Questo vuol dire che il fatto di avere a disposizione 280 caratteri non ha comportato che gli utenti volessero usarli necessariamente.
Dal punto di vista grafico, non ci sarà più un contatore a dire quanti caratteri resteranno ma un cerchio che si colorerà dal blu al rosso man mano che ci si avvicina al limite.
L’uccellino fatica a spiccare il volo
Twitter è molto usato da chi lavora nei media e in politica ma non ha mai fatto il salto vero pur essendo nato quasi contemporanemante a Facebook. Il limite dei 140 caratteri, che molti fan della prima ora apprezzavano, è stato per altri un inutile fardello che li ha allontanati dal social network della brevità. In alcuni casi è stato anche un pioniere, come quando acquistò Periscope per il live streaming, ma di fatto non ha mai fatto breccia tra le masse.
Speriamo solo che questa “novità” dia un po’ di vita al social che da oltre 10 anni fatica a spiccare il volo.