Una bottega contadina dove quotidianamente si trovano prodotti freschi per la maggior parte di agricoltura biologica
“L’alveare che dice sì“, startup che promuove le eccellenze locali del territorio, non resta più soltanto in rete ma apre a Milano quattro negozi fisici. Uno, in realtà, era già presente: sorto nel 2019 nel quartiere Isola a scopo di test come punto vendita. L’Alveare che dice Sì! è una sorta di bottega contadina di quartiere dove i clienti possono acquistare frutta e verdura di stagione, pane e uova e altri prodotti locali che arrivano freschi in negozio da produttori locali; per lo più piccole aziende a conduzione familiare che praticano agricoltura biologica.
Quattro nuovi store a Milano
“Può sembrare controintuitivo che, in un momento come quello attuale, in cui l’online sta prendendo sempre più piede, il nostro progetto decida di sbarcare concretamente offline – spiega Claudia Consiglio, country manager dell’Alveare che dice Sì! – Lo facciamo perché siamo convinti che un sistema alimentare più giusto per chi acquista e per chi produce sia possibile, ma affinché un cambiamento in questo senso si inneschi, l’offerta di cibo fresco, buono, sano e di stagione deve essere alla portata di tutti. Abbiamo, quindi, voluto portare a Milano un vero e proprio negozio di quartiere che fosse nuovo nel concept ma che, per gli spazi e lo spirito di chi qua dentro ci lavora, ricordasse quelli di una volta. Adesso apriremo 3 negozi mentre l’inaugurazione del quarto è prevista a fine ottobre”.
I negozi vanno ad affiancare una rete di acquisto solida che, lo scorso anno, ha festeggiato i suoi 5 anni dall’inizio dell’attività con 276 alveari attivi in 10 regioni d’Italia e ricavi record per i produttori iscritti al sito: più di 11 milioni di euro, con una crescita del 193% rispetto all’anno precedente. Sono oltre 170mila gli utenti iscritti alla piattaforma e più di 30mila gli ordini ricevuti online, in un network che include 3184 produttori che utilizzano la piattaforma e gli alveari per promuovere la propria realtà. Neanche il Covid è riuscito a fermare il business. “Sempre più persone si sono rivolte all’Alveare per assicurarsi prodotti freschi e genuini e diversi di questi si sono attrezzati per affiancare alle distribuzioni ordinarie la consegna a domicilio della spesa”, conclude Consiglio.
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Come nasce l’Alveare che dice Sì!
Cosa c’è dietro alla nascita di questa startup? Un bar, un ristorante, un’associazione del territorio che mette a disposizione i propri spazi, trasformandosi, così, in una sorta di piccolo mercato. È questo l’”alveare” dove nasce il concept alla base dell’idea. La piattaforma online dell’”Alveare che dice Sì!” è attiva in Italia dal 2015 per consentire una distribuzione più efficiente dei prodotti locali e dare vita a un modello di impresa sociale. Le ordinazioni e il pagamento si effettuano tramite il sito, mentre la distribuzione dei prodotti avviene una volta alla settimana nell’ “Alveare” di zona. “In un’ottica di omnicanalità, affiancare il portale online a uno store fisico permette di andare incontro alle abitudini di acquisto di tutti i consumatori e di arrivare anche a coloro che non sono abituati ad acquistare frutta e verdura tramite i mezzi digitali – aggiunge Consiglio – Inoltre, in questo momento di ripartenza così delicato, facciamo crescere il tessuto imprenditoriale locale, riabituando i cittadini a rivolgersi ai negozi di quartiere”.
Gli store offrono una selezione di prodotti a filiera corta provenienti da agricoltori di zona, presenti anche sulla piattaforma online. Dalla Lombardia arrivano principalmente la frutta e la verdura di stagione, fatta eccezione per i prodotti che non si reperiscono (come le arance, che arrivano da Ribera). Il pane di pasta madre è quello di Slow Bread Lab micro bakery di Milano, mentre formaggi freschi e stagionati sono forniti da il Boscasso e dal Caseificio Paje. Ma non c’è solo questo nell’Alveare Boutique: qui è possibile trovare anche yogurt, kefir, pasta, conserve e marmellate, vini, gastronomia (anche vegana), piadine, biscotti, succhi di vera frutta, carne da allevamenti etici, biologica di manzo (Bordona Farm) e pollo (Vetta d’Italia). “Per noi è molto importante fidelizzare i clienti: gli iscritti alla nostra piattaforma si fidano dei prodotti e dei produttori selezionati, e vogliamo, quindi, permettere loro di ritrovare questa stessa qualità anche nella nostra boutique”, conclude la manager.