È un momento importante per l’azienda cinese: 10 anni dalla fondazione, decima versione del suo flagship. Che fa un salto in avanti per dotazione e prezzo
Per Xiaomi valgono le stesse regole e le stesse considerazioni di tutti gli altri grandi marchi tecnologici: il Covid19 ha picchiato duro sulla popolazione cinese e dunque sulle capacità produttive delle fabbriche asiatiche, senza contare che l’evento di lancio globale in cui avremmo dovuto scoprire tutto sul Mi 10 è saltato a causa della cancellazione del Mobile World Congress. Una situazione dunque che ha cambiato le carte in tavola per tutti, e che ha pure costretto a rivedere i piani per i festeggiamenti dei dieci anni di Xiaomi che proprio in questi giorni avrebbero dovuto riunire fan di tutto il pianeta. Ciò nonostante, però, la macchina non si ferma e dunque quest’anno Xiaomi raddoppia e presenta due flagship per la sua linea smartphone: ecco a voi Mi 10 e Mi 10 Pro.
Per fare una foto grande, ci vuole un sensore grande
Il Mi 10 (e la sua variante Pro) che viene annunciato oggi non è esattamente un inedito: il suo lancio è avvenuto in Cina a fine febbraio, dunque alcuni clienti hanno già potuto provarlo e soprattutto ha potuto farlo un sito molto noto tra gli addetti ai lavori che giudica le performance delle fotocamere. DxOMark ha sancito che al momento la fotocamera da 108 megapixel che monta il Mi 10 (e il Mi 10 Pro) è tra le migliori in circolazione – ovviamente parlando di smartphone – ed è proprio attorno a questo particolare che si muove molto del contenuto tecnico del nuovo smartphone. Tanto per fare un esempio: è possibile registrare anche video in risoluzione 8K, qualcosa che è tuttavia poco più di un dato della scheda tecnica che un reale vantaggio in questa fase.
Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando. Di base entrambi i modelli utilizzano lo stesso sensore, simile a quello visto Mi Note 10 di cui è però un ulteriore step evolutivo. È un sensore di dimensioni generose, 1/1,33 pollici la diagonale (più grande c’è solo il sensore presentato ieri da Huawei sul P40), che grazie alla quantità notevole di pixel a disposizione permette di lavorare in modo efficace sia sul super-sampling (unire assieme le informazioni di più pixel per abbattere il rumore di fondo), sia sul ritagliare una foto per centrare un particolare mantenendo comunque buona qualità. Di fatto è una sorta di zoom, e non a caso il Mi 10 punta proprio su questo principio per garantire un 2x “virtuale” visto che non dispone di un ottica dedicata in tal senso.
Tra Mi 10 e Mi 10 Pro cambia comunque qualcosa in termini di dotazione fotografica sul posteriore: per cominciare l’ottica davanti al sensore 108mpx del Pro è più complessa (in teoria quindi superiore), e mentre il Mi 10 abbina un 13mpx per il super-grandangolo e una 2mpx per lo sfocato, il Mi 10 Pro dispone anche di un 12mpx per lo zoom 2x, di un 8mpx per lo zoom 5X (con stabilizzazione ottica) e utilizza un sensore da 20 megapixel per le foto a campo larghissimo (117 gradi). Tra le altre differenze: il Mi 10 ha una fotocamera da 2 megapixel per le foto macro, con una capacità di messa a fuoco ravvicinata davvero ragguardevole, il Pro invece ha un sistema di messa a fuoco laser che compensa la mancanza di un sensore TOF.
Molta cura è stata posta in questo comparto quindi, con tanto lavoro anche sul piano del software che ad esempio ha visto migliorare sia l’analisi AI della scena (ora non viene semplicemente associata l’inquadratura a una scena predefinita: si cerca di adattare i parametri di scatto all’effettiva composizione del fotogramma), e in una seconda generazione di night mode che ora elabora direttamente lo scatto RAW (quindi tutti i dati provenienti dal sensore) per migliorare la resa finale.
Schermo maxi e maxi batteria
La scheda tecnica completa di Mi 10 e Mi 10 Pro vede solo poche differenze tra i due modelli: di fatto la differenza più significativa è la batteria, da 4.780mAh sul Mi 10 e da 4.500mAh sul Pro (che deve fare spazio a più fotocamere e dunque gestisce in modo diverso lo spazio interno), ma per il resto sono di fatto due telefoni quasi perfettamente identici. Da segnalare anche che per entrambi finalmente è disponibile anche la ricarica wireless (30W), e che il Mi 10 Pro dispone anche di un sistema di ricarica ultra-rapida da 50W disponibile con il caricabatterie da 65W fornito nella confezione (adatto pure ad alimentare un laptop da 13 o 14 pollici in talune situazioni).
Lo schermo, davvero molto luminoso con 1.200nit di picco, sfrutta un bel pannello AMOLED Samsung da 6,67 pollici con una resa cromatica davvero notevole, e vanta due bordi curvi che accompagnano il design simmetrico di anteriore e posteriore per migliorare l’ergonomia e soprattutto l’estetica. Il sensore per le impronte digitali è del tipo integrato sotto lo schermo. Per questo schermo Xiaomi parla di un DeltaE di 1.11, un valore di tutto rispetto, di una risoluzione FHD+ da 2340×1080 e di un refresh da 90Hz che rende più fluido lo scorrere delle informazioni sullo schermo. Il pannello è anche compatibile con la tecnologia HDR10+: unendo queste qualità al doppio speaker a bordo, c’è un vero audio stereo!, l’esperienza multimediale del Mi 10 è senz’altro appagante. La fotocamera anteriore è da 20 megapixel per entrambi i terminali, incastonata in un piccolo foro nella parte alta dello schermo.
In comune i due modelli hanno anche il resto della scheda tecnica. Il cuore del Mi 10 è lo Snapdragon 865 di Qualcomm, dunque un SoC di ultima generazione che viene abbinato al modem X55 dello stesso produttore per supportare le reti 5G e il WiFi 6: tutta l’offerta Mi 10 è 5G, in effetti, segno che il passaggio verso questo nuovo paradigma tecnologico è ormai definitivamente in corso. Interessante il sistema di raffreddamento impiegato, che unisce un foglio di grafene a una camera di vapore per tenere sotto controllo il calore del processore e degli altri componenti elettronici. Entrambi i modelli poi dispongono di 8GB di RAM LPDRR5, e di storage UFS 3.0 che parte da 128GB sul Mi 10 e da 256GB sul Mi 10 Pro. Tutto bene, ma vale la pena segnalare un dettaglio: il Mi 10 è un single-sim.
Infine, a bordo troveremo la versione 11 della interfaccia MIUI montata su Android 10: Xiaomi dispone dell’accesso al Play Store, e questa release della sua interfaccia dovrebbe far compiere un passo in più al Mi 10 in termini di chiarezza e semplicità d’uso.
Prezzo e disponibilità
Il nuovo Mi 10 sarà in vendita a partire dal prossimo 7 aprile, inizialmente online in attesa che sia torni possibile recarsi nei punti vendita fisici. Ci vogliono 999,99 euro per portarsi a casa la versione Pro (8+256GB), che sarà disponibile nelle varianti Alpine White e Solstice Gray con finitura satinata sul posteriore, mentre per il Mi 10 occorrono 799,99 nella versione 8+128 e 899,99 per 8+256. Leggermente diverse le colorazioni del Mi 10: in questo caso c’è il Coral Green e il Twilight Grey tra cui scegliere, entrambi in versione lucida. Chi prenota il sui Mi 10 Pro dal 28 marzo al 6 aprile riceverà in bundle anche un kit di sensori per la smart home di Xiaomi, mentre chi sceglie il Mi 10 riceverà le Mi True Wireless Earphones 2.
Da segnalare che in contemporanea al lancio dei due nuovi flagship fa il suo debutto anche la versione Lite del Mi 10: anch’essa 5G (ottima notizia), con un display AMOLED da 6,57 pollici (altra buona notizia), e un sistema quadrupli d fotocamere posteriori con la principale da 48 megapixel. Il processore è un Qualcomm Snapdragon 765G abbinato al modem X52, uniti a una capiente batteria da 4.160mAh. Il tutto a un prezzo fissato a 399 euro per la versione 6+64GB, ma sarà disponibile anche la versione 6+128 (prezzo da definire): manca però ancora purtroppo una data ufficiale di commercializzazione.