Quarta edizione della manifestazione, quattro vincitori nelle quattro categorie in gara. Premiati dal CEO di Edison, Marc Benayoun, con un assegno da 50K e la partecipazione a un programma di accelerazione destinato alle startup più promettenti.
Rendere più intelligenti, connesse, e soprattutto accessibili l’abitazione, la città e il pianeta: è questo il filo conduttore che unisce tutti e venti i progetti finalisti di Edison Pulse 2017, che ha premiato oggi a Milano i vincitori delle quattro categorie in gara scelti su un totale di 296 iscritti. Il capoluogo lombardo non è stato scelto per caso per ospitare la finale: è stata proprio l’assessore alla trasformazione digitale e ai servizi digitali del Comune di Milano, Roberta Cocco, a spiegare l’importanza che l’attuale amministrazione attribuisce alla tecnologia per migliorare la qualità della vita e dei servizi in città.
È stato poi lo stesso CEO di Edison, Marc Benayoun, a consegnare personalmente il premio ai vincitori della quarta edizione della manifestazione: 50mila euro di fondi da investire nell’impresa, e la partecipazione a un programma di accelerazione sostenuto da Edison stessa.
La giuria ha scelto i progetti che più di tutti sono riusciti a mettere assieme un’idea innovativa, un percorso solido per lo sviluppo e piani precisi per la crescita. Ad aggiudicarsi la vittoria sono state quattro startup che concorrono nelle categorie scelte da Edison per l’edizione di quest’anno: Smarth Home, Energia, Consumer e Ricostruzione Post-Sisma i temi attorno a cui si sono concentrati gli startupper, i quali si sono confrontati con un team di esperti e addetti ai lavori chiamati a valutare il loro operato.
Chi ha vinto la categoria Energia
Nella categoria Energia si aggiudica il primo posto Elemize, un progetto di IoT (Internet of Things) che ottimizza lo sfruttamento degli impianti di produzione di energia rinnovabile a livello domestico. Elemize monitora ad esempio la produzione dei pannelli fotovoltaici, e consente all’utente finale di vendere alla rete di distribuzione l’energia in eccesso quando il prezzo è più conveniente, così come permette al gestore della rete di avere un quadro preciso di quale sia il livello di produzione distribuita per sfruttare al massimo questa fonte di approvvigionamento.
Menzione speciale per EnerBrain, un progetto che si va inserire all’interno delle infrastrutture esistenti nei grandi edifici (tipicamente strutture industriali o commerciali) per abbattere i consumi e migliorare al contempo la qualità dell’aria.
Il miglior progetto per la Smart Home
Nella categoria Smart Home si afferma Nuvap: un dispositivo che monitora 26 parametri ambientali grazie una serie di algoritmi brevettati, così da migliorare la qualità della vita nell’ambiente domestico. A convincere la giuria la possibilità di scalare la soluzione anche a livello industriale: lo stesso tipo di rete diffusa di sensori può essere impiegata per migliorare la qualità della vita anche all’interno di un capannone industriale, di un ufficio, o all’interno di un centro commerciale. Nuvap è frutto di una intensa collaborazione tra diversi istituti di ricerca, tra cui figurano l’ENEA, la Fondazione Bruno Kessler, l’Università Milano Bicocca e l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Menzione speciale per LYT Sonic, una sorta di lampadina 2.0 in grado di monitorare i suoni dell’ambiente concentrandosi sulle basse frequenze. Gli algoritmi di pattern recognition permettono di scremare le normali presenze dei residenti e degli animali domestici per attivare un sistema di rilevazione delle intrusioni, che non necessita di particolari lavori di installazione: una singola lampadina è in grado di tenere sotto controllo fino a 150 metri quadrati, anche se distribuiti su due livelli.
Il primo posto per il mondo Consumer
Si aggiudica il premio per la categoria Consumer Sellf, Selff una piattaforma pensata per la gamification della rete di vendita di un’azienda e realizzata capovolgendo il paradigma attorno cui sono normalmente costruite queste applicazioni: non uno strumento per il controllo dei manager sui dipendenti, bensì un supporto valido ed efficace al lavoro quotidiano. Allo stesso modo in cui i runner trovano motivazione nelle notifiche, nei badge e nelle sfide lanciate nella propria cerchia di contatti, così Sellf punta a motivare i commerciali offrendogli un parametro misurabile della propria attività: l’azienda a sua volta può monitorare in tempo reale la performance di ogni singola risorsa, individuare l’eccellenza, premiarla, e infine sfruttare queste informazioni per incrementare il fatturato.
Menzione speciale per Friendz, app che mette in comunicazione i grandi brand con i loro clienti: gli utenti scelgono in quali attività impegnarsi e vengono premiati per la loro costanza e il loro rendimento, mentre le aziende possono condurre campagne di marketing capaci di arrivare direttamente ai consumatori.
La solidarietà premiata per la Ricostruzione Post-Sisma
La più suggestiva delle categoria in gara, quella relativa alla Ricostruzione Post-Sisma, se l’aggiudica Edilmag: un’app pensata per la sharing economy nel settore dell’edilizia, utile per ottimizzare l’individuazione di macchinari e la condivisione di risorse indispensabili durante le emergenze. Pale meccaniche, materiali da costruzione, tutto quanto può essere utile per intervenire rapidamente come nel caso dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia in questi anni, vengono individuati con pochi tocchi sullo schermo dello smartphone: una soluzione decisamente più efficiente del passaparola.
Un’idea che va oltre la semplice gestione dell’emergenza poiché punta a costruire una rete efficace tra le oltre 570K imprese edili attive sul territorio italiano, così da rendere più efficiente la gestione del parco macchine e del magazzino. Premiata dunque anche l’utilità in prospettiva di Edilmag: messa in piedi per rispondere alle richieste di aiuto e supporto durante il terremoto, si è naturalmente evoluta per diventare uno strumento di business a tutto tondo agendo in un mercato che fino a oggi mancava di questo tipo di networking.
Menzione d’onore in questa categoria, infine, per il progetto ABS Rescue di Aerodron: si tratta di un sistema di mappatura a mezzo drone delle aree urbane, utile per individuare manufatti in amianto che, in caso di sisma, pongono un problema significativo per essere sgomberati e smaltiti senza causare ulteriori danni ambientali.