Come in un videogioco, le immagini proiettate su uno schermo o in un visore di realtà virtuale consentono di manovrare un mezzo stando comodamente seduti a casa. La tecnologia è della svedese Voysys
Oltre le telecamere. Oltre la sensoristica. Oltre la guida autonoma. Oltre tutto questo, c’è il sistema di guida da remoto che un’azienda svedese, la Voysys, ha sviluppato per controllare e manovrare da lontano i veicoli, nello specifico camion o furgoni, servendosi di uno schermo che proietta le immagini a 180 gradi della strada su cui si trovano i mezzi o addirittura di un visore di realtà virtuale. Un prototipo che apre la frontiera del cosiddetto virtual driving.
La trasmissione delle immagini
Un’esperienza visuale paragonabile a quella che si ha nella vita reale è il punto di partenza per questa tecnologia. Di base c’è una trasmissione di immagini a 180 gradi e in 3D, proiettate ad alta risoluzione così da dare un effetto il più possibile naturale di ciò che si vede. Grazie alla calibrazione delle telecamere e alle giuste prospettive si riesce a mostrare gli oggetti nella loro reale dimensione e, se in movimento, nella loro reale velocità di spostamento.
La sicurezza
Le sfide che questa tecnologia pone sono anche legate alla sicurezza. Al di là della resa ottimale delle immagini, ciò che conta nella gestione di un mezzo in movimento è la velocità di azione in caso di imprevisti per garantire l’incolumità di chi si trova in strada. È per questo che è fondamentale tenere sempre sotto controllo la velocità e garantire una trasmissione delle immagini in tempo reale dal mezzo al luogo in cui si trova il guidatore. Tutto si basa sulla velocità di connessione 4 o 5 G. Lo streaming del sistema Voysys avviene su diversi link ridondanti così da ridurre il pericolo di latenza.
La produttività
Per quanto riguarda il capitolo produttività, permettere a un autista di guidare da lontano il suo camion consentirebbe di superare alcuni ostacoli che a volte rallentano la sua corsa o addirittura la bloccano: vengono aggirati i problemi di visuale che a volte il guidatore ha grazie alle telecamere e anche in caso di visibilità limitata vengono in soccorso i sensori. Inoltre si consente di fare viaggi senza sosta, limitando l’impatto fisico che una guida su lunghe distanze genera sull’autista. In più, questa tecnologia può servire anche per manovrare altri tipi di macchine, che se controllate da remoto, presentano meno rischi per la sicurezza. Parliamo di attività come la deforestazione, le costruzioni, l’estrazione mineraria.