Fatica, insonnia, mancanza di concentrazione, esaurimento emotivo e altri sintomi: ecco come riconoscere se avete la sindrome da burnout e come reagire per uscirne
Burnout. Non è un capriccio e nemmeno un alibi. Il burnout è una sindrome riconosciuta dall’OMS. Si tratta di una patologia a tutti gli effetti, conseguenza di grandi periodi di stress lavorativi. Ci sono passato anch’io qualche tempo fa e credo sia importante dare voce all’argomento, averne consapevolezza e imparare ad affrontarlo. Non voglio parlarne da addetto ai lavori, in quanto ogni sindrome riconosciuta va trattata con la giusta professionalità. Tuttavia, voglio parlarti di quelli che sono i segnali d’allarme soprattutto dal punto di vista di chi l’ha vissuto.
Cos’è la sindrome da burnout: come riconoscerla
La sindrome del burnout è la manifestazione di sensazioni altamente negative come fatica, mancanza di concentrazione, talvolta anche di motivazione. L’OMS a partire dal 2019 la annovera tra i “Fenomeni occupazionali”, conseguenza diretta di uno stress che nel tempo è diventato cronico e che è stato gestito male.
Ogni persona può manifestare alcuni sintomi più spiccati di altri e sono in particolar modo tre i segnali d’allarme più frequenti:
- Esaurimento emotivo, ossia quella sensazione di sentirsi vuoti e demotivati a procedere nel proprio lavoro
- Mancata autostima, che si traduce in un’efficacia professionale ridotta
- Sintomi fisici, come stanchezza, insonnia, tachicardia, emicrania ecc.
Sindrome da burnout? Cinque fasi
La Winona State University ha elaborato notevoli studi sul fenomeno del burnout e tutto il processo logorante è stato suddiviso in 5 fasi.
Honeymoon
La prima fase è quella definita Luna di Miele. Questa fase è lampante e coincide con quel calmo, rilassato momento di assoluta propensione al lavoro. Ti senti produttivo e creativo oltre misura.
Balancing Act
La seconda fase del burnout che non tarda ad arrivare è definita azione per l’equilibrio. Inizi a sentire la fatica, il peso delle responsabilità. Può capitare già da questa fase che i pensieri incessanti non ti facciano dormire bene.
Sono i primi segnali di stress.
Chronic Symptoms
Puntuali, ecco i sintomi cronici. Questa terza fase del processo di crollo è già avanzata.Tutto quello che hai vissuto nella fase due diventa intenso e a quello si aggiungono una forte rabbia e sintomi fisici. È questo il momento in cui i mal di testa, la poca concentrazione e lo stress si fanno acuti.
Crisis
La quarta fase è denominata crisi. Questo è il momento che vede acuirsi lo stress da cui derivano quella smaniosa voglia di evasione, pessimismo e frustrazioni lavorative. Durante questa fase non è raro che molte persone decidano di abbandonare il proprio lavoro.
Enmeshment
L’ultima fase è quella del coinvolgimento totale nello stress. Si tratta di sabbie mobili dalle quali ti sembra di non riuscire ad emergere. In questo stadio della sindrome da burnout tutto quello che è stato citato nelle fasi precedenti è a un punto estremo.
L’aspetto positivo è che da questa sindrome si può uscire. Gli studi parlano di auto-cura e di prevenzione del problema. Lo stress è enorme, ma esistono molti metodi per rimettere tutto in ordine.
Il mio burnout
Ricordo nitidamente la sensazione che ho provato sulla mia pelle quando anni fa ho vissuto il mio burnout.
(Continua sul blog di Raffaele Gaito)
Foto di Anna Tarazevich da Pexels