Tre nuovi dispositivi più uno. Il Fold, lo smartphone pieghevole. E poi ci sono gli accessori: cuffie e wearable compresi
Sono 4 i nuovi Galaxy S: ci sono i previsti Galaxy S10, dall’E all’S10+, fino al Fold. Quest’ultimo è lo smartphone con display flessibile che tutti stavamo aspettando, che tutti volevamo provare: è un design che torna all’antico, un cellulare che “si apre” per rivelare uno schermo aggiuntivo. Una sorta di tablet nello smartphone: sarà un prodotto di fascia alta per pochi eletti, con gli altri che ripiegheranno sul formato consolidato degli S10. A cui seguiranno tutti gli altri, da Huawei a Xiaomi: però Samsung arriva per prima.
I nuovi S10
Non ci sono molte sorprese per quanto attiene la linea S10: sono tre i modelli presentati, con il “nuovo” S10E che costituisce la base della gamma di fascia alta. Un dispositivo con display da 5,8 pollici e risoluzione FHD+, finiture piatte (niente bordi curvi), e un cuore fatto di Exynos 9820 e 6GB di RAM (con 128GB di storage, espandibile). Due fotocamere posteriori: la principale da 12 megapixel associata a un grandangolo da 16, con uno zoom (ottico) 0,5x che non guasta. Singola la fotocamera anteriore, quella per i selfie: 10 megapixel, ma soprattutto incastonato in un piccolo foro in quello che Samsung chiama display Infinity-O. Batteria da 3.100mAh.
Un gradino sopra c’è il Galaxy S10: qui lo schermo è da 6,1 pollici ma la risoluzione cresce fino a QHD+, con bordi curvi “edge” che rendono la linea filante. Qui la RAM cresce fino a 8GB, 128GB di storage (ma c’è l’opzione 512GB), ma soprattutto diventano tre le fotocamere posteriori: standard da 12 megapixel con lente f/1,5, tele 12 megapixel con lente f/2,4 e zoom 2x, ultrawide (grandangolo) da 16 megapixel e lente f/2,2. Sul frontale ancora una fotocamera singola, 10 megapixel. La batteria è da 3.400mAh.
Infine il Galaxy S10+: qui lo schermo è da 6,4 pollici, tre sono le fotocamere posteriori e sono le stesse dell’S10, ma due sono quelle anteriori. Questo significa un foro un po’ più largo che sugli altri due, ma è questione di pochi millimetri. Inoltre c’è fino a 1 terabyte di spazio storage, con 12GB di RAM: una dotazione veramente colossale, mai vista prima su uno smartphone. Evidente il desiderio di Samsung di sancire una superiorità schiacciante in questo senso. Accumulatore integrato da 4.100mAh. Si impugna davvero molto bene, non dà l’impressione di essere di fatto un phablet.
La connettività è sempre di alto livello: LTE Cat.20, parliamo di una velocità massima teorica fino a 2Gbps. Peccato non ci siano in giro reti capaci di questa velocità (ancora). Se non vi basta, è in arrivo pure un Galaxy S10 5G: questo modello addirittura porta la dimensione del display a 6,7 pollici, con una batteria che in questo caso arriva a 4.500mAh (indispensabile per gestire la nuova connettività, che all’esordio sarà senz’altro molto assetata). Per ora resta un’esclusiva Verizone negli USA: non ci sono indicazioni per una commercializzazione da noi in Italia.
Da non sottovalutare ancora tre caratteristiche del nuovo Galaxy S. Galaxy S10 e S10+ montano il nuovo sensore per le impronte digitali integrato nel display, con tecnologia ultrasonica: significa avere le qualità dei lettori di impronte tradizionali, quelli che trovavamo tipicamente sul posteriore per capirci, ma sotto il vetro. Velocità e precisione. Sono i primi a farlo, ottima notizia. Poi lo schermo monta una versione innovativa di display AMOLED: Samsung lo chiama Dynamic AMOLED, supporta HDR10+ e garantisce una copertura cromatica più ampia e fedele che in passato. Infine per quanto attiene i video c’è una nuova versione di stabilizzazione ottica, e una versione apposita di Premiere di Adobe già a bordo per l’editing in post.
Galaxy Fold: un nuovo formato
Da chiuso sembra un vecchio cellulare degli anni 2000: un po’ tozzo, bello spesso (chi si ricorda il Nokia Communicator?). Lo schermo esterno da 4,6 pollici non ricopre neppure l’intera superficie del terminale. Però poi si apre, e svela questo design che evoca le ali di una farfalla: e mostra un display praticamente quadrato da 7,3 pollici, pieghevole, che è davvero una novità. Soprattutto perché il Galaxy Fold è pronto per il mercato: costerà quasi 2.000 dollari, ma chi non può farne a meno potrà ordinarlo dal 26 aprile prossimo.
Non mancano i compromessi per realizzare questo terminale: come il già citato display esterno che è più piccolo di quanto siamo ormai abituati sui telefoni borderless, o il maxi-notch in alto a destra visibile a telefono aperto. E poi c’è lo spessore: non è un telefono slim, sono di fatto due telefoni uno sopra l’altro. C’è il vantaggio che ciascuno monta una batteria, quindi la capienza di energia non manca (4.380mAh). Ma bisogna davvero essere utenti impazienti di provare l’ultima novità per decidere di adottare questo nuovo form-factor.
Certo, il Galaxy Fold ripaga con tante chicche: c’è una fotocamera per i selfie da 10 megapixel, c’è un altro modulo frontale doppio con 10 megapixel abbinati ad altri 8 megapixel di un sensore dedicato alla misura dei valori RGB, e infine la tripla posteriore da 12+16+12 megapixel per riprese ultrawide, standard e tele. L’interfaccia poi è stata adattata e sviluppata per consentire, ad esempio, di tenere fino a 3 diverse app aperte a schermo contemporaneamente: non si era mai visto niente di simile, Samsung scommette che questo sia il trend del futuro. Smartphone totalmente multitasking.
Visto il prezzo, come previsto il Galaxy Fold è un terminale elite: sarà la ciliegina della torta, che si piazza in cima all’offerta senza fagocitare nulla sotto di sè.
I wearable
Ci sono anche gli accessori nella presentazione fatta stasera a San Francisco da DJ Koh, il deus-ex-machina di Samsung Mobile. Ci sono le nuove cuffie Galaxy Buds, due biglie completamente wireless che si ricaricano nella loro custodia che a sua volta si ricarica senza fili. Tra l’altro si possono ricaricare anche sfruttando la batteria del Galaxy S10, che come previsto prevede il reverse charging (come sul Mate 20 Pro di Huawei). Sono ovviamente Bluetooth 5.0, e per chi prenoterà a partire da oggi il Galaxy S10 arriveranno in bundle col terminale.
Quanto ai wearable veri e propri, Samsung ha da presentare diverse novità. Il Galaxy Watch Active è uno smartwatch basato su Exynos 9110 con sistema operativo Tizen, un display AMOLED da 1,1 pollici e soprattutto tanti sensori per tenere sotto controllo i propri livelli di pressione, battito e attività fisica. Di fatto è un po’ la risposta Samsung alla quarta generazione dell’Apple Watch: un prodotto dalla linea sportiva, pensato per chi pensa al proprio smartwatch soprattutto come un accessorio fitness.
Spazio poi ai Galaxy Fit e Fit E. Samsung continua a credere nel formato della smartband, e continua a spingere in questa direzione con due nuovi modelli: il Fit ha un display da 0,95 pollici, il modello E da 0,74, montano quello che Samsung chiama Realtime OS e rispetto al Watch Active ovviamente sacrificano la flessibilità a fronte di un peso e una dimensione più compatti. Tutti i wearable, comunque, sono resistenti fino a 5ATM (50 metri).
Prezzi e lancio del Galaxy S10
Disponibili da subito per il pre-ordine, ecco i prezzi del Galaxy S10. Chi prenota un S10 e un S10+ a partire rispettivamente da 929 e 1.029 euro riceverà in omaggio anche i Galaxy Buds (149 euro): le consegne sono previste dall’8 marzo, quindi si tratta di pazientare un paio di settimane. Un po’ più lunghi i tempi per il piccolo di casa: S10E costerà 779 euro, niente bundle e sarà disponibile direttamente nei negozi senza prenotazione.