Lo stato dell’arte dell’innovazione sul territorio al centro del dibattito organizzato da Italia Startup a Roma in collaborazione con la Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Warrant Group e Unindustria. Bicocchi Pichi: «Fare sistema in Italia e in Europa, dimentichiamo localismi e personalismi e lavoriamo insieme»
Mettere a sistema le forze del territorio per spingere l’acceleratore sull’innovazione. «Perché l’Italia può e deve crescere – come ha detto a StartupItalia! il padrone di casa Marco Bicocchi Picchi, presidente di Italia Startup – ma non dello zero virgola, ma puntare ad una crescita del 4% e pensare realmente a quello che siamo in grado di realizzare». La leva? Il ruolo fondamentale delle Regioni nella loro azione sui fondi europei e quello delle startup con la loro capacità di catalizzare e accelerare l’innovazione. Anche delle aziende tradizionali, anche delle Big del settore. Di tutto questo e di molto altro si è parlato a Roma il 10 marzo alla Casa del Cinema, nel corso di Strategie, policy e progetti delle regioni italiane a supporto delle startup innovative, appuntamento organizzato da Italia Startup, l’associazione che sostiene l’ecosistema delle startup italiane, in collaborazione con la Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, in partnership con Warrant Group e con il patrocinio di Unindustria. Protagoniste le regioni, nel dettaglio gli assessori regionali che si occupano di innovazione di Marche, Lombardia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Basilicata.
Iniziative delle regioni a favore delle startup
Nel corso della tavola rotonda è intervenuto anche Stefano Firpo, Direttore generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese, Ministero per lo Sviluppo Economico. Ha ribadito la necessità di un coordinamento fra i protagonisti dell’innovazione, soprattutto per quanto riguarda «le infrastrutture pubbliche e la fase di accelerazione delle startup».
Per Federico Barilli, segretario generale di Italia Startup «il confronto sulle policy regionali e il monitoraggio delle opportunità offerte dalle Regioni costituiscono due tasselli di un’unica strategia, che mettiamo a disposizione in primis degli associati e dei loro partner, ma più in generale dell’ecosistema e delle istituzioni, in coerenza con la missione dell’Associazione». Durante l’appuntamento sono stati presentati i risultati del dossier sulle Iniziative delle regioni a favore delle startup, realizzato dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome, per monitorare gli interventi messi in campo dalle Regioni e il loro andamento, con uno sguardo particolare alle innovazioni legislative introdotte in materia di startup. QUI il report completo.
Video interviste
Il portale con le opportunità di finanziamento
«Il confronto con gli assessori regionali che si occupano di innovazione e startup sta andando benissimo – ha commentato Antonio Perdichizzi, vice presidente di Italia Startup – ma come Italia Startup non ci interessa solo il confronto ma anche e soprattutto l’azione. Per questo, tutte le opportunità di finanziamento messe a disposizione delle regioni sono sul portale che abbiamo creato con Warrant Group: www.finanziamentistartup.eu. Un nuovo tool semplice ed utile per chi sta facendo impresa».
Startup, volano fondamentale di innovazione…
«Il lavoro svolto dagli Assessori nella Commissione Attività Produttive – ha dichiarato Stefano Bonaccini (Presidente Regione Emilia-Romagna), presidente della Conferenza delle Regioni – è importante e dimostra come a livello territoriale ci sia un’imprenditoria dinamica. Una realtà che risponde alle sollecitazioni sempre più frequenti delle istituzioni regionali, impegnate a difendere e a valorizzare il made in Italy con processi di internazionalizzazione delle aziende, muovendo un volano fondamentale come le startup innovative».
…e opportunità per creare lavoro
«Le startup innovative per la loro natura rappresentano, oggi, uno dei pochi strumenti capaci di rispondere al bisogno di lavoro delle giovani generazioni – ha sottolineato Manuela Bora (Assessore Regione Marche), coordinatrice della commissione Attività produttive della Conferenza delle Regioni – non riusciamo ancora come Paese a garantire posti di lavoro ai nostri giovani – ha aggiunto Manuela Bora – ma possiamo offrire, proprio attraverso le startup, opportunità per creare lavoro e per perseguire la loro idea di lavoro: individuando e aprendosi a nuove nicchie di mercato attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione ad elevato contenuto innovativo».
Imprenditoria femminile
Dalla relazione presentata nel corso del convegno è emerso che tutte le Regioni Italiane risultano attive nel sostegno alla creazione di nuove imprese. E’ aumentato il numero di quelle che hanno definito a livello regionale la startup innovativa. Con riferimento ai settori economici interessati, si sottolinea come nell’attuale Programmazione comunitaria 2014-2020 tutte le Regioni e P.A. abbiano realizzato interventi a favore delle startup in coerenza con le priorità e gli ambiti tematici contenuti nella Strategia regionale di Specializzazione Intelligente (S3). Inoltre, si sono sviluppate, da un lato, iniziative sul piano dell’autoimprenditorialità, rivolte a soggetti specifici come persone a rischio sul mercato del lavoro, giovani e donne. Rispetto proprio ai bandi dedicati all’imprenditoria femminile si evidenziano in particolare regioni quali la Campania, il Friuli Venezia Giulia, le Marche e la Toscana.
Stimolare l’innovazione delle imprese
Sono state previste misure a favore delle startup per stimolare l’innovazione del tessuto imprenditoriale. Gli interventi vanno dalla previsione di borse di ricerca per l’elaborazione di idee progettuali, alle fasi che precedono l’avvio di startup, sostegno degli spin-off universitari, accademici e aziendali per le imprese ad alto potenziale tecnologico, supporto dell’investimento imprenditoriale nella primissima fase di sperimentazione dell’idea di impresa, fino al sostegno degli investimenti innovativi dell’impresa (Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto).
Consolidare l’ecosistema delle startup
La ricerca rileva anche iniziative specifiche per sostenere la promozione, il consolidamento e lo sviluppo dell’ecosistema delle startup innovative, a favore ad esempio di acceleratori d’impresa, incubatori, Business Angels, portali di crowdfunding, la creazione di nuove imprese di produzione di servizi innovativi (Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia). Con riferimento alle modalità di intervento, emerge che oltre i contributi in conto capitale e a fondo perduto si stanno diffondendo altre forme di sostegno più complesse, che prevedono l’acquisizione di una partecipazione al capitale di rischio di imprese innovative non solo nelle fasi iniziali di vita (early stage) ma anche per l’attuazione di programmi di crescita aziendale (expansion financing), specie laddove operino in settori ad alto contenuto tecnologico o innovativo (es. Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana).
Riduzione della pressione fiscale
Alcune Regioni poi hanno previsto misure per la riduzione della pressione fiscale a favore delle imprese startup innovative (Lazio e Lombardia) nonché interventi specifici a favore delle startup innovative a vocazione sociale operanti nelle aree del welfare (Lombardia, Puglia).