Al Ces di Las Vegas appuntamento fisso con la startup di Pat Brown: al via in 139 ristoranti Burger King entro il mese. Con un occhio all’Asia
Al Ces in corso a Las Vegas c’è spazio, come sempre, anche per le novità in ambito gastronomico. E come lo scorso anno, la startup statunitense Impossible Foods, una delle due protagoniste del settore delle cosiddette “neocarni” e più in generale dei “neoalimenti” – di origine vegetale o “coltivati” in laboratorio a partire da minime quantità di tessuti o sieri – ha colto l’occasione per presentare le sue novità. Se lo scorso anno aveva lanciato la nuova versione del suo burger di (pseudo)manzo, stavolta ha alzato la posta lanciando la salsiccia di maiale senza carne di maiale.
Un breve riassunto
Lo sappiamo: le ricette del gruppo di Redwood City, in California, si compongono di ingredienti vegetali. Ne abbiamo parlato molto, su StartupItalia: la neocarne è prodotta grazie all’eme, complesso chimico che contiene un atomo di ferro, parte integrante dell’emoglobina, responsabile di portare l’ossigeno attraverso il sistema circolatorio animale e di far funzionare il sistema linfatico vegetale. L’eme è presente anche in molti vegetali ed è proprio da essi che la società del biologo e fisico 62enne Patrick Brown la estrae. Almeno all’inizio, visto che negli ultimi tempi sembra coltivarla direttamente tramite i lieviti. Come sia, l’obiettivo è sfornare burger e polpette che come sapore e consistenza si avvicinino il più possibile a quelli della carne vera.
Così, a Las Vegas, Impossible Foods ha svelato delle salsicce di maiale a base di proteine della soia progettate per sembrare (e gustare) come delle vere salsicce di suino. Arriveranno in 139 ristoranti di Burger King nel corso del mese, incluse nel menu della colazione come farcitura di un croissant salato. Secondo molti osservatori, come la Cnn, un prodotto che replichi le proprietà della carne di maiale, almeno dal punto di vista del sapore, potrebbe incontrare un buon riscontro in Asia, oltre che nei soliti mercati occidentali in cerca di alternative più green e meno impattanti. Della stessa opinione, d’altronde, sembra essere anche la concorrente Beyond Meat.
“Nel giro del prossimo anno o due spenderemo molte risorse nell’espansione verso i mercati internazionali, in particolare in Asia, dove il maiale è il tipo di carne dominante” ha spiegato Brown alla Cnn Business. Più o meno la stessa opinione di Ethan Brown, Ceo di Beyond Meat, che in un recente incontro con gli investitori aveva spiegato che “come molti, crediamo che l’Asia sia un mercato molto promettente per noi”. Molto di questo ottimismo è legato a un grosso problema sanitario: si deve cioè anche ai focolai della peste suina africana che hanno sconquassato il mercato mondiale della carne facendo strage di maiali proprio a partire dai paesi asiatici.
Prossima fermata: il bacon
Largo dunque all’Impossible Pork: “La carne tradizionale ha contribuito in modo significativo a costruire due delle principali minacce che l’umanità abbia mai affrontato: il cambiamento climatico e la drammatica perdita di biodiversità” ha spiegato Pat Brown in conferenza stampa. La salsiccia con olio di girasole e di cocco, oltre che vitamine, amminoacidi e zuccheri, è senza glutine, risponde ai requisiti dei regimi alimentari kosher e halal, sembra in tutto e per tutto simile alla carne di maiale. Prossima fermata? Ovvio: “Il bacon”.