La startup è stata la più votata da pubblico e giuria durante la finale all’Internet Festival di Pisa
Mathesia, la piattaforma di crowdsourcing per mettere in contatto aziende alla ricerca di algoritmi per i loro prodotti e i cervelli matematici, ha vinto la finale di .itCup Registro 2016, la competizione tra startup di Registro.it dedicata ai progetti d’impresa nel settore ICT, che si è svolta ieri nella cornice dell’Internet Festival, organizzato a Pisa dal 6 al 9 ottobre. Il premio era molto ambito: un viaggio in Silicon Valley e la possibilità di frequentare la startup school di Mind the Bridge.
Tra i 9 progetti arrivati alla finale solo in 5 hanno avuto la possibilità di pitchare dal palco del cinema Lumiere di Pisa davanti ai tre giudici: Marco Picocchi Pichi, Presidente Italia Startup e angel investir, Anna Amati, vicepresidente di Metà Group e coordinatrice italiana di Kaufmann Foundation, e Claudio Giuliano, founder e managing directory di Innogest.
Cubbit: dagli hard disk al cloud
Il primo a salire sul palco è stato Stefano Onofri da Bologna, in rappresentanza del team di Cubbit, il progetto per l”All you can cloud”. “Solo 3 persone su 100 comprano il cloud – ha detto Onofri – Cubbit invece permette di avere spazio cloud a costi molto ridotti”. Cubbit è un piccolo server che trasforma gli hard disk esterni in un cloud collegandoli a un router. “Cubbit garantisce che se si rompe l’hard disk non perdi i dati e viene ribaltata la logica tradizionale: più memoria aggiungi al tuo cloud, più il prezzo del servizio diminuisce”.
Mathesia: matematici per le aziende
Il secondo pitch è stato quello di Ottavio Crivaro da Milano con Mathesia, la piattaforma per la matematica applicata. “La matematica è ovunque, dai medici allo sport dai big data al manufatturiero. C’è un grande bisogno di competenze matematiche: Mathesia è piattaforma di crowdsourcing che permette di far incontrare le aziende che hanno bisogno di matematici e chi ha le competenze per sviluppare gli algoritmi di cui queste aziende necessitano. I pitcher lanciano i loro progetti e i cervelli analizzano le soluzioni: il nostro business model si basa sulle fee dei pitcher”. L’idea nasce da Mox Off, lo spin off del politecnico di Milano. “Il sogno è far diventare Mathesia il google della matematica”. Mathesia è la prima piattaforma di open innovation dedicata alla matematica dove le realtà industriali alla ricerca di innovazione incontrano specialisti nell’ambito di data science, modellistica, simulazione, ottimizzazione di prodotto o di processo, con cui risolvere le proprie sfide di business e sviluppare nuove idee.
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Sharknet: un wearable per apneisti
Maurizio Banfi ha poi presentato Sharknet, startup di Brescia. SharkNet è un wearable per apneisti, sub e sport in mare. È “il primo activity tracker per attività subacquea. Trasmette tutti i dati dell’immersione in un auto log-book”. Oltre all’analizzare i propri dati, l’utente può anche navigare i dati degli altri e trovare compagni di immersione. Il dispositivo, inoltre, può mandare messaggi in caso di emergenze e analizzare i problemi che hanno causato l’emergenza.
Userbot: il customer service robot
Antonio Giarrusso di Mobixee ha presentato Userbot, la soluzione che permette alle aziende di creare facilmente dei bot per il servizio clienti. “L’idea nasce da un bisogno che abbiamo sperimentato su noi stessi. Abbiamo sviluppato iMatematica, un’app che ha avuto 4 milioni di download. Ci arrivavano moltissime richieste di supporto a cui non riuscivamo a rispondere. Ogni giorno vengono spesi milioni di euro dalle aziende in supporto per i clienti, spesso che rispondere tantissime volte alle stesse domande. Così abbiamo sviluppato Userbot”. Quando il Bot non sa rispondere a una domanda, invita nella chat un Agente umano e impara ciò che dovrà rispondere la prossima volta.
Wolfway: il crowd-trading
L’ultima startup presentata è stata Wolfway, portata sul palco da Davide La Spina. “Il trading è una cosa noiosa e complessa e così è nato il social trading. Allargando l’idea del social trading ho creato il modello di crowd-trading: intelligenza collettiva al servizio del trading”. La piattaforma permette di conoscere in tempo reale come stanno operando migliaia di trader in tutto il mondo e seguire le loro mosse. Su cosa investono, che risultati ottengono, e addirittura cosa hanno intenzione di fare e con che obiettivi. “Con zero investimento nel marketing abbiamo avuto mezzo milione di traders che si sono iscritti” ha detto La Spina.