In arrivo droni assistenti e pali tecnologici in grado di comunicare con gli automobilisti qualsiasi tipo di informazione: dal traffico al meteo
A vedere le foto che corredano anche questo articolo, il futuro immaginato in Blade Runner sembra dietro l’angolo. Droni spia che pattugliano le corsie, pali capaci di rilevare ciò che accade attorno e di comunicare con i conducenti, informazioni in tempo reale sul traffico e persino sull’inquinamento senza nemmeno accendere la radio. Non sono i bozzetti preparatori per un film di fantascienza ma il progetto, solido e concreto, dell’autostrada 4.0 così come l’ha immaginato lo studio dell’archistar Carlo Ratti.
Anas ha in programma di digitalizzare la propria rete autostradale. Si tratta di oltre 2.500 chilometri tra strade e autostrade. A lavoro concluso si parlerà di vere e proprie “smart road” iperconnesse. Il piano partirà nel segmento divenuto negli anni emblema del ritardo del Mezzogiorno: la Salerno – Reggio Calabria. Quindi sarà la volta del Grande Raccordo Anulare di Roma e dell’Autostrada A91 Roma-Fiumicino per quanto riguarda il Lazio, mentre altri interventi sono previsti sull’Autostrada A19 Palermo-Catania e sulla RA15 Tangenziale di Catania. Molte gare d’appalto sono già state indette e sono in via di assegnazione. Da parte sua, lo studio torinese di Carlo Ratti, ha già progettato nel dettaglio l’autostrada 4.0.
Droni che informano…
Un tempo viaggiando in autostrada ci si imbatteva al più in nugoli di moscerini che rimanevano appiccicati sul parabrezza. Lungo le autostrade del domani, invece, sciameranno centinaia di droni, per fortuna a una altezza tale da impedire lo scontro con auto e camion, come invece capita ai malcapitati insetti. I droni serviranno per tenere d’occhio ogni chilometro di strada: anticiperanno insomma gli automobilisti, verificheranno se le carreggiate sono sgombre o se poco più avanti si stanno alzando banchi di nebbia e, prontamente, li informeranno in caso di incidenti o di condizioni meteo poco sicure.
…E che salvano la vita
Inoltre, altri droni saranno invece adibiti al monitoraggio e alla manutenzione, raggiungendo punti, nelle gallerie o lungo i viadotti, che altrimenti sarebbe ostico controllare, senza la necessità di chiudere la strada. In caso di incidenti o di lunghe code, si alzeranno in volo droni “infermieri” che porteranno sul posto medicine, defibrillatori e generi di prima necessità.
La rete Wi-Fi avvolge la rete autostradale
La vera dorsale della smart road sarà di fatto rappresentata dai pali tecnologici posti ai lati delle carreggiate. Avranno infatti molteplici funzioni, a iniziare dal fatto che saranno le basi di ricarica dei droni, che atterreranno sulla sommità dopo ciascun volo. Inoltre, alimenteranno la rete Wi-Fi che permetterà lo scambio di informazioni tra i sensori e gli automobilisti.
Le “Green Island” lungo le smart road
Ogni 30 chilometri di smart road sarà situata una Green Island: si tratta di un sito multi-tecnologico per la generazione e trasformazione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, mini-eolico). Permetterà un’alimentazione autonoma dell’infrastruttura di segmento attraverso un sistema elettrico di distribuzione che massimizza il rendimento energetico garantendo minori costi di gestione.
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Insomma, l’autostrada del futuro forse non sarà attraversata da macchine volanti come in Blade Runner, ma sarà percorsa da un numero incredibile di informazioni di tutti i tipi: sul traffico, sul meteo e persino sulla qualità dell’aria. Con ogni probabilità, il passo successivo permetterà ai pali futuristici e ai droni assistenti di comunicare direttamente con automobili completamente computerizzate