L’indagine Squadrati per Coca-Cola racconta un popolo che parla di pizza, carne e pasta tanto quanto mangia: l’88% ne chiacchiera a tavola ma quando c’è da scegliere il ristorante ci si divide
Più si è giovani e più spesso si parla di cibo, anche più volte al giorno. “Un dibattito infinito”, come si intitola la ricerca di Squadrati commissionata da Coca-Cola che ha messo sotto la lente quanto sia vera la percezione che nel nostro Paese parlare di gusti a tavola sia importante quanto lo stesso atto di mangiare.
Primo punto: di cibo ne discute ogni giorno il 51% degli italiani. Una tendenza costante rispetto al passato secondo circa la metà del campione (53%) ma percepita addirittura in crescita per il 43% degli intervistati, che negli ultimi cinque anni afferma di aver aumentato le proprie conversazioni sul tema. Insomma, si parla sempre di mangiare.
Quando, dove e con chi si parla di gusti a tavola
Nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni la percentuale dei “parlatori di cibo”, chiamiamoli così, sale infatti fino al 58%. Questo però non ha troppo a che vedere con l’utilizzo dei social network, che si posizionano solo al sesto posto fra i “luoghi” in cui avvengono le conversazioni. Il confronto principale avviene infatti in casa (80% degli intervistati) seguita a distanza dal ristorante (53%) e dall’ufficio (45%). Seguono i supermercati (34%), il bar (30%) e infine proprio Facebook, la piattaforma preferita, e compagnia (20%).
Nella classifica delle persone con cui capita più spesso di intavolare discussioni sul tema, al primo posto ci sono gli amici (segnalati dal 74% del campione) che battono il partner (al secondo con il 62% delle risposte), seguiti, in terza posizione, da genitori e colleghi (entrambi al 45%).
Parlare di cibo? Piacevole come mangiarlo
Ma perché il cibo è così rilevante nelle chiacchiere quotidiane? Secondo il 44% degli italiani perché è un piacere della vita. L’essere parte della nostra cultura territoriale viene indicato solo in seconda battuta come motivazione di dibattito dal 17% del campione. Al terzo posto si posiziona il fatto che “crea unione” (11%). Insomma, parlarne ci piace quasi quanto mangiarlo.
I commenti sono infatti solitamente positivi e piacevoli nel 54% dei casi, per il 41% creano socializzazione mentre per il 34% del campione sono divertenti. Con una differenza, anche in questo caso, nelle fasce giovanili: fra i 18-24enni che la percentuale di chi li ritiene al contrario “animati” sale (21% vs. 11% della media campionaria), così come di chi pensa che creino polemiche (13% vs 8%), o divisioni (12% vs 6%).
La questione cambia sulla scelta dei luoghi in cui andare a mangiare: quando si tratta di uscire con altre persone e non si trova un posto che soddisfi i gusti di tutti, infatti, il 53% sceglie in base al proprio gusto o, addirittura, preferisce non uscire.
Di cosa parlano gli italiani
L’82% degli italiani ritiene che quello del cibo sia un argomento molto serio: ben l’88% degli intervistati parla di cibo mentre è a tavola. Di questi il 67% parla di ciò che sta mangiando, ma il 20% è già proiettato a cosa mangerà durante i pasti successivi. I temi al centro dei dibattiti a bocca piena sono i propri gusti, come si è mangiato in un ristorante e i propri piatti preferiti.
Gli argomenti principali sono invece la pizza (tipo di forno e altezza) per tre intervistati su quattro, a pari merito col livello di cottura della carne. Tema molto sentito, come immaginabile, dai campani che si accendono parlando di pizza alta o bassa (84% vs. 75% della media nazionale) o del tipo di forno (85% vs. 74% della media nazionale). Il 70% degli italiani si accapiglia infine sul livello di cottura della pasta.
La passione sulla pizza è confermata anche dalla campagna “De Gustibus” di Coca-Cola che da marzo a giugno ha indagato su Facebook le preferenze degli utenti italiani. Il risultato? Sul podio, al primo posto, appunto il post dedicato alla scelta della pizza, alta o bassa, che ha totalizzato oltre 500 commenti, quasi 400 per l’elezione della piadina ideale con prosciutto cotto vs prosciutto crudo in un post dedicato e 340 per indicare la pasta preferita nella sfida tra quella corta e quella lunga. Anche nei dibattiti allestiti in alcune pensiline interattive predisposte in tre città italiane (Milano, Roma e Napoli) la pizza è stata il tema più partecipato con oltre 7mila voti in sole due settimane di attività. Una curiosità: per i milanesi vince la pizza alta con il 60% delle preferenze, mentre a Roma il dato è capovolto con il 61% di voti per quella bassa.