Laurea in marketing alla Bocconi e tanta esperienza all’estero, ma la voglia di tornare in Italia a fare l’imprenditrice. Così Silvia Wang ha fondato la piattaforma per i professionisti che mancava all’Italia
«Ho sempre voluto fare l’imprenditrice», dice Silvia Wang, 30 anni, che insieme al marito Marco Ogliengo ha fondato ProntoPro, la piattaforma che mette in contatto i professionisti con chi ha bisogno delle loro prestazioni lavorative. La sua storia ricorda un po’ quella dei genitori, arrivati dalla Cina in Italia senza nulla in valigia, ma con la voglia di fare tanto: «Quando si è imbarcato sull’aereo che l’ha portato in Italia, mio padre aveva con sé solo un sacchetto di mandarini. E quello è stato sempre il mio role model, l’esempio da seguire per realizzare qualcosa di mio», ammette Silvia.
La gavetta a Rocket Internet
È passato quasi un anno da quando è riuscita a realizzare il suo sogno. E ora la sua azienda sta scalando, con un tasso di crescita del 20 per cento al mese e alcuni picchi del 30 per cento. Ma prima di mettersi in proprio Silvia fa tanta esperienza, soprattutto all’estero. Studia marketing management all’università Bocconi di Milano. Si laurea nel 2012 con il massimo dei voti e comincia a lavorare subito fuori dall’Italia e dall’Europa.
Per la precisione in Indonesia, dove fa esperienza in Rocket Internet. «Avevo studiato marketing all’università e avevo un background in quel settore. Ma non sapevo molto dell’online», dice. In Indonesia lavora con diverse startup che orbitano nella galassia Rocket, da Zalora, il più grande sito di e-commerce del sud-est asiatico a Lamido del gruppo Lazada, il maggiore marketplace di quell’area. «Lavoravo 13-14 ore al giorno per cercare di recuperare quelle competenze che ancora mi mancavano. Studiavo per conto mio e parlavo con le persone per imparare il più possibile», ricorda.
Questo periodo di totale immersione nel lavoro dura sei mesi. Un periodo che lei ricorda come una scuola professionale e di vita che le è servita poi per lanciare la sua attività in italia: «Ero abituata a lavorare tanto e a organizzare il lavoro. Quando abbiamo lanciato ProntoPro questa capacità di mettere le tante cose da fare nel giusto ordine e di gestire lo stress che ne derivava mi è tornata molto utile», dice.
Il matrimonio e la startup
Ma prima di decidere di lasciare un lavoro sicuro in un’azienda affermata la riflessione è lunga: «Ci abbiamo pensato per tre mesi. Poi la decisione mia e di Marco di sposarci ha dato il calcio alla palla», confessa Silvia.
Le ragioni personali e sentimentali si mescolano alle ambizioni lavorative nella storia di Silvia Wang e di Pronto Pro: «All’estero davo tantissimo, ma ottenevo anche tantissimo. Guadagnavo bene e potevo viaggiare. Ero a due ore da Bali e, volendo, potevo andarci ogni weekend. Quando sei giovane tutto questo ti sembra bellissimo. Ho creato anche un network di contatti che mi sarebbero serviti per il futuro.
Un futuro, il mio, che io comunque non vedevo lì». Le rinunce, dallo stipendio allo stile di vita e perfino alla possibilità di andare a lavorare in Sud America, sono molte, ma alla fine Silvia e Marco tornano in Italia. Ufficialmente per preparare le nozze insieme alle rispettive famiglie.
Ma di fatto anche per cominciare a pensare all’impresa da avviare nel loro Paese. E approdano all’idea di ProntoPro, un sistema di ricerca di figure professionali in rete che tante volte sarebbe tornato utile anche a loro nella precedente esperienza lavorativa.
Solo un’idea per partire
Il periodo iniziale per la startup non è semplice: «Siamo partiti senza prodotto, senza team, senza soldi. Senza nulla», ricorda Silvia. Tutto quello che hanno è una presentazione in Power Point con un’idea: «Invece di partire da un prodotto da lanciare sul mercato, siamo partiti dal fund raising. Abbiamo ricevuto tante porte in faccia perché tutto quello che avevamo era un’idea su carta. E l’idea, si sa, è copiabile», spiega Silvia.
Dopo sei mesi, però, il gruppo di ProntoPro conta già 10 membri ed è in grado di guadagnarsi la fiducia degli investitori: «Abbiamo molto penato per ottenerla. Mi ricordo che nei colloqui con le persone pagavo io il caffè, mettendo mano alla mia tasca. Ciò in cui hanno scommesso gli investitori è stato il team e l’esperienza che avevamo accumulato con le startup», racconta. Arriva così il primo seed round di 400mila euro da business angels e la possibilità di realizzare davvero il prodotto. Oggi ProntoPro, fondata da due economisti e nessun ingegnere, ha gli sviluppatori in casa.
Si è inserita in un mercato dove c’era un grande vuoto per l’assenza di grossi competitor stranieri. «In fondo, è stata tutta una questione di tempismo. Ed è stata una fortuna riuscire a cogliere quell’occasione». Dopo un anno e qualche mese dall’avvio della startup, un aumento di capitale di 3 milioni di euro ottenuto grazie a Immobiliare.it, si cominciano a fare i primi bilanci. E al di là dei momenti difficili che pure ci sono, Silvia dice: «Non mi pento della scelta che ho fatto».
Ora la startup punta a consolidare il suo marchio e a renderlo riconoscibile nel mercato italiano. «Vogliamo anche ingrandire il nostro team perché oggi le persone hanno molto più lavoro di quello che riescono a gestire. E cerchiamo ingegneri perché il nostro prodotto è il nostro sito e abbiamo bisogno di chi lo sviluppi e lo renda migliore».