La startup di Caserta ha sviluppato una piattaforma che ha l’obiettivo di raccogliere ordini per i prodotti dai migliori ristoranti cittadini. Grazie solo a due chiacchiere su Facebook Messenger
Un progetto di food delivery tagliato su misura per una città, Caserta. Alfonsino è una startup che ha sviluppato una piattaforma che ha l’obiettivo di raccogliere ordini per i prodotti dai migliori ristoranti cittadini. Il progetto in sé sembra l’ennesima declinazione della consegna alimentare a domicilio, ma una novità interessante. Non c’è nessuna app da scaricare: funziona grazie alla chat di Facebook. La storia è iniziato circa un anno fa.
Il servizio che non dice mai di no
«Alfonsino nasce da un bisogno più che da un’idea – spiega Domenico Pascarella, co-founder e chief marketing officer di Alfonsino – nella nostra città c’è una domanda da parte dei consumatori non soddisfatta dai ristoratori: la maggior parte di loro infatti non effettua consegne a domicilio. Inizialmente il nome era legato al concetto di delivery, ma poi pensammo che in un servizio del genere, dove tra chi consegna e chi riceve si crea un legame quasi affettivo, c’era bisogno di un maggiore impegno sul branding». Così nasce Alfonsino, «curioso con gli occhiali che non dice mai di no, una figura che ispira molta fiducia».
La prima startup di food delivery senza app
Alfonsino non è il primo servizio di food delivery in Italia. Ma se Pascarella e il suo team (Carmine Iodice, Co-Founder e Account Manager, Armando Cipriani, Co-Founder & Developer, e Giuseppe Palmiero, Co-Founder & CTO) non sono arrivati primi, hanno un punto di forza di cui essere fieri: non hanno bisogno di un’app (anche se l’avevano quasi fatta). «Quando Facebook ha rilasciato la possibilità di poter sviluppare dei chatbot, annunciandolo all’F8 del 2015, ci siamo catapultati nello sviluppo di un servizio che fosse rivoluzionario per il mercato del food delivery – spiega Pascarella – in Italia siamo i primi a consegnare i prodotti dei migliori ristoranti della città, grazie solo a due chiacchiere su Facebook Messenger».
Il cuore di Alfonsino: le small cities
Per il momento il servizio è dedicato alla città di Caserta, e Alfonsino non ha in programma di sbarcare sulle grandi piazze. «Focalizzeremo il nostro servizio solo nelle small cities, perché crediamo fortemente che quando si parla di crescita, economica e demografica, i piccoli centri offrono maggiori opportunità».
Il motore di Alfonsino: il team di driver
I driver di Alfonsino lavorano con una quota giornaliera fissa a cui si aggiunge un bonus su ogni singola consegna effettuata. «Alfonsino è innanzitutto una comunità di giovani talenti stimolante e creativa. Non vogliamo che i nostri driver siano dei semplici “spedizionieri”, ed è per questo che tra i nostri obiettivi c’è sicuramente quello di garantire delle opportunità di crescita professionali all’interno di questo progetto. Con la crescita di Alfonsino, cresceranno anche le opportunità per ogni singolo driver», specifica Pascarella.
Difficile non pensare al caso Foodora, quando si parla di driver, «un caso che ci ha colpito molto perché simboleggia in parte le problematiche del mercato del lavoro italiano» riflette il portavoce di Alfonsino. «Nel settore del food delivery entrare in sinergia con tutti gli stakeholder, soprattutto con i ristoratori, è fondamentale se si vuole garantire un compenso equo per tutti coloro che lavorano in azienda. Per questo abbiamo rigidi criteri di selezione per l’ingresso delle singole attività di ristorazione nel nostro network: vogliamo che capiscano che i driver sono fondamentali per il nostro progetto».
I big data nel futuro di Alfonsino
«Le opportunità di crescita di Alfonsino sono legate allo sviluppo di una tech company dedicata non solo ai servizi di delivery ma anche a quelli di big data e marketing» dice Pascarella. `«Per questo ci piacerebbe vedere il futuro di Alfonsino non solo su Facebook Messenger, ma in una chat propria con dei servizi dotati di intelligenza artificiale».