Negli Usa Descartes Labs ha raccontato il suo sistema per prevedere l’andamento dei raccolti. Così utilizzano Big Data, Machine Learning e satelliti
L’obiettivo di Mark Johnson è chiaro: battere il Dipartimento americano per l’Agricoltura nella previsione dei racconti in America. L’USDA da sempre coinvolge centinaia di agricoltori per censire migliaia di aziende agricole un mese prima della grande raccolta di mais, prevista ad ottobre. Johnson vuole eseguire la stessa operazione con la sua startup, Descartes Lab: 20 impiegati che non lasciano mai gli uffici di Los Alamos, New Mexico, 4 petabytes di immagini satellitari e un algoritmo. Combinando i tre elementi tra loro è in grado di stabilire la salute e la portata del raccolto.
Il raccolto del granturco è un grosso affare per tutta l’America. Sin dalla fine di agosto agricoltori, operatori del settore, commercianti di materie prime, compagnie di assicurazioni, hedge found – tutti sono lì, ad aspettare il rapporto dell’USDA, rilasciato solitamente intorno al 12 agosto. Descartes ha iniziato la sua attività nel 2014. Da quel momento ha rilasciato dati in anticipo rispetto al rapporto governativo annuale.
Perché è più accurata delle istituzioni
Johnson ha affermato che il lavoro fatto in Descartes è in grado di battere in accuratezza le previsioni dell’USDA, con uno scarto di un punto percentuale. Inoltre, il lavoro della sua equipe ha migliorato gli algoritmi, portando a 2,5 il margine di errore. Secondo il boss di Descartes la velocità e la precisione nelle previsioni fatte sui raccolti potrebbe cambiare le regole del mercato. “Tradizionalmente l’USDA deve interrogare tonnellate di agricoltori per avere i suoi numeri”, ha dichiarato Johnson a The Verge. “Con la nostra tecnica legata al machine learging, con noi, basta guardare a tonnellate di pixel ripresi dal satellite. Sono loro a dirci cosa sta crescendo”.
La rivoluzione che viene dall’alto
L’industria agricola del resto sta cambiando profondamente. Non ci sono solo piante. Le aziende agricole lavorano con trattori, sensori e servizi di cloud offerti da compagnie come Google e Amazon. Specie negli Usa, ci sono realtà come The Weather Company che ha messo a punto un programma di previsioni meteorologiche chiamato Deep Thunder, che usa la tecnologia per analizzare i dati meteo nella storia per fare previsioni sulle condizioni future.
Ma secondo la filosofia aziendale di Descartes, big data e machine learning sono solo una parte dell’equazione. Secondo la startup la formula del successo in questo campo si completa con i nanosatelliti. Startup come Planet scattano immagini dell’intero pianeta ogni giorno con una risoluzione da 3 a 5 metri.
L’analisi quotidiana delle aziende, via satellite
Descarte analizza i dati forniti dal satellite su ogni azienda agricola americana. Lo fa ogni giorno. Di conseguenza è in grado di aggiornare le previsioni sui raccolti di granturco ogni due giorni. USDA aggiorna le sue previsioni una volta al mese. Inoltre le previsioni di Descartes arrivano a prevedere i raccolti per contea, dato che il dipartimento governativo fornisce solo alla fine della stagione, quando questi numeri non contano ormai molto.
Fare business seguendo tracce
L’analisi dei trend globali ha spinto molte aziende a offrire servizi di tracking. È il caso di DigitalGlobe che ha aiutato Facebook a creare una mappa dei 2 miliardi di persone disconesse attraverso il pianeta. Orbital Insights ha dedicato i suoi servizi di tracciabilità allo sviluppo industriale in Cina e monitora i parcheggi di oltre 50 retailer americani per avere più dati sul traffico interno ai negozi. Johnson invece ha deciso di dedicarsi all’agricoltura per queste ragioni.
In primo luogo, la carenza di cibo e i cambiamenti climatici. Poi c’è lo sviluppo della tecnologia usata per l’analisi dei dati sui raccolti. Inoltre, dato che il granturco cresce lentamente e il monitoraggio a infrarossi può offrire agli agricoltori un valido strumento di analisi, ecco che le immagini scattate via satellite possono fornire importanti informazioni lungo un arco di tempo significativo. Infine c’è da tenere in conto che analizzare piantagioni è un’attività finora svolta dall’uomo. Lo scopo di Descartes è automatizzarla.
Il sistema infatti è in grado di misurare indici invisibili all’occhio umano, come i livelli di clorofilla. Valutare questo elemento permette di ottenere raccolti più sani: a dirlo è Josh Alban, vicepresidente del settore business development di Planet, partner di Descartes. L’azienda fornisce dati che permettono di stimare le dimensioni del raccolto e aiuta a costruire prodotti su misura per i grandi clienti.
Un obiettivo più alto
La capacità di segmentare le previsioni a livello globale è la dimostrazione dell’accuratezza del lavoro di Descartes. “Con satelliti migliori, miglior accesso ai dati e algoritmi più potenti, i nostri modelli andranno sempre meglio”, ha dichiarato Johnson. Presto la startup sposterà la sua attenzione su altre colture, come quella della soia, scandagliando nuovi territori (Brasile, Argentina, Cina, Europa). La vera ambizione dell’azienda di Johnson in realtà sembra più alta: comprendere meglio il pianeta in cui viviamo, considerandolo per quello che è, un organismo vivo.
“Descartes vuole comprendere più a fondo le risorse naturali a disposizione, come si spostano e come gli umani stanno cambiando questo pianeta”.