I trend statunitensi delle ricerche di cibo online (Google) negli ultimi due anni raccontano l’esplosione di alimenti funzionali: dal riso finto di cavolfiore alla zuppa vietnamita “pho”. Presto nei nostri piatti
Per capire cosa andrà di moda nel piatto conviene affidarsi a chi, di domande, se ne intende. Come? Sì esatto, proprio Google. E guardare soprattutto alle tendenze che il gigante della ricerca individua fra i suoi utenti statunitensi. C’è da stare sicuri che le fissazioni culinarie americane, figlie di uno spaventoso meltin’ pot gastronomico, sbarcheranno prima o poi nei nostri piatti.
Il boom degli alimenti funzionali
Un recente report ha messo in evidenza, senza attribuire a ogni pietanza una posizione particolare, le ricerche in crescita negli ultimi due anni. Un periodo piuttosto significativo per le logiche del web. E che dunque riguardano gli alimenti che nei prossimi mesi troveremo anche nei nostri supermercati e nei menu dei ristoranti. Nel suo post sul blog Think With Google Pedro Pina ha evidenziato l’impennata dei cosiddetti cibi funzionali. Dagli agrumi alle bacche, dal tè verde alla curcuma, si tratta di prodotti naturalmente ricchi di molecole con proprietà benefiche e protettive per l’organismo.
“La tavola della cena in famiglia è molto diversa rispetto a dieci anni fa – scrive Pina – a parte lo smartphone di fianco alla forchetta. In ogni piatto possono esserci pasti diversi. Per la mamma la dieta paleo, il papà è vegano, per i bambini cibi senza glutine. A prima vista, sembrerebbe che questi cambiamenti siano slegati fra loro. Potrebbe invece darsi che, grazie alla tecnologia, le persone si siano fatte molto più attente al modo in cui si nutrono”.
I cibi in crescita secondo Google
Venendo al sodo, quali sono stati i piatti in maggiore crescita negli Stati Uniti fra gennaio 2014 e febbraio 2016? Ramen su tutti. Ormai le tagliatelle giapponesi sono un fenomeno di costume, basta chiedere a David Chang. Poi i rigatoni e il bibimbap, un piatto coreano con riso, verdure, uova e carne di manzo o pollo, salsa di peperoncino e olio di semi di sesamo. Ancora, al vertice delle preferenze culinarie stanno salendo le linguine, le empanadas, le gustose “bundt cake” (torte soffici a vari gusti ricoperte da una ganache) e l’“uncured bacon”, il bacon per così dire “al naturale”, senza additivi e conservanti.
Le tendenze stagionali
In termini di tendenze stagionali, invece, dunque dalla durata più ristretta, Think With Google segnala la zuppa di spaghetti di riso vietnamita nota come “pho”, servita con menta, lime, germogli di soia e carne di manzo o di pollo, e il porridge senza cottura da preparare la sera per la mattina (da cui il nome inglese “overnight oats”) con fiocchi d’avena e frutta fresca. E ancora il “bitter melon”, una specie di cetriolo bitorzoluto noto anche come “ampalaya” amarissimo i cui frutti, foglie e semi sono molto utili all’organismo grazie al contenuto di fosforo, ferro, calcio, vitamine A, B e C, betacarotene e potassio. Chiudono le tendenze stagionali il formaggio di latte cagliato, una sempreverde spalla di maiale e le torte di vario tipo (quelle che si servono ai compleanni, note come “smash cake”, che non terremo nel conto, e le cosiddette “gender reveal cake” con sorpresa, che si usano per rivelare alle future mamme il sesso del nascituro, roba davvero troppo da yankee).
Le superstar: vincono curcuma e giaca
E se vanno declinando i cupcake glutenfree, la quinoa o il succo di canna evaporato, fra le star Google piazza senza alcun dubbio la curcuma, storica spezia ricavata dalle radici dell’omonima pianta con una quantità di proprietà benefiche: da quella disintossicante a quella antitumorale passando per la cicatrizzante e l’antiossidante. D’altronde è ricca di componenti, il principale ovviamente la curcumina. Completano il pacchetto calcio, sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, selenio, manganese e rame. Oltre alle vitamine B1, B2, B3, B6, C, E, K e J.
Un po’ ananas e un po’ mela
Fra le superstar degli ultimi mesi anche il giaca, forse più noto con l’inglese “jackfruit”, un grosso frutto “multiuso” diffuso nel Sudest asiatico che sa un po’ di ananas e un po’ di mela e che all’interno del guscio custodisce numerosi frutti arancioni o gialli ricchi di vitamina C. Vanno alla grande anche il riso finto di cavolfiore, il pane prodotto in casa con lievito madre (un’autentica mania anche in Italia) e le donut vegane. Nonostante tutto, non poteva mancare una porcheriola made in Usa: i funfetti. Cioè gli onnipresenti zuccherini colorati.