Il rapporto del MEF (scaricabile) mostra il funzionamento del cash-out dei dati, ovvero come i criminali riescono a convertire in denaro i proventi delle attività illecite
È con onore e piacere che vi annuncio l’uscita del sesto “Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento” documento alla cui stesura ho fornito il mio umile contributo.
Il Rapporto annuale redatto dall’UCAMP – Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento del Dipartimento del Tesoro è relativo ai dati sulle frodi registrate con carte di pagamento emesse in Italia.
Il documento analizza in dettaglio i fenomeni relativi alle frodi su carte di pagamento, fornendo indicazioni utili a comprendere l’evoluzione di questa specifica pratica criminale.
Il rapporto riferisce le frodi che hanno interessato carte di pagamento emesse in Italia e spese ovunque nel corso del 2015
Il rapporto riferisce le frodi che hanno interessato carte di pagamento emesse in Italia e spese ovunque nel corso del 2015. Diciamo da subito che le transazioni disconosciute dai titolari delle carte nel corso del 2015 sono diminuite in valore ed in numero complessivo rispetto al totale dei pagamenti legittimi.
Aumenta il volume delle frodi via Internet
“Nel 2015, con riferimento alle carte emesse in Italia, sono diminuiti sia i valori delle transazioni non riconosciute (frodi) rispetto al totale dei pagamenti genuini mediante carta (dallo 0,0189% allo 0,0173%), che, in maniera ancor più rilevante, il numero (da 0,0131% a 0,0112%). Nel 2015 il totale dei pagamenti genuini, sia in valore sia in numero, è aumentato rispettivamente del 8% e del 10%.” recita il rapporto.
Nel grafico seguente è rappresentata l’analisi della serie storica 2009-2015, è visibile una diminuzione per il secondo anno consecutivo del valore standardizzato relativo alle transazioni, un dato in controtendenza rispetto a quelli osservati nei principali paesi europei.
Andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali sono i canali maggiormente interessati dalle frodi. Internet non poteva che confermarsi in crescita, sebbene la crescita sia inferiore a quella registrata nell’ultimo biennio, mentre abbiamo una flessione delle frodi operate attraverso sistemi POS ed ATM bancari.
“Sul canale Internet si è verificato un aumento delle frodi (+5,1% in termini di incidenza valore e +9,6% come valore del frodato). Viceversa l’incidenza in termini di numero è scesa del 4,3%. Il fenomeno si verifica soprattutto all’Estero.” continua il rapporto.
Interessante notare che per la prima volta dal 2009 il valore del frodato su Internet in Italia è in diminuzione, fenomeno spiegato dagli esperti con la riduzione osservata nelle categorie “Betting / Casinò Gambling.”
Anche in questo caso la situazione si differenzia in maniera sostanziale dagli altri paesi europei in cui si è osservato un significativo aumento del valore del frodato.
La Toscana prima per frodi informatiche
Analizzando i fenomeni su base regionale possiamo affermare che la Lombardia e la Campania sono le regioni dove il fenomeno delle frodi su canale POS è calato maggiormente, mentre per quanto riguarda le manomissioni di ATM l’aumento più considerevole si è verifico nel centro Italia, in particolare in Toscana.
L’apposizione di skimmer si conferma la principale tipologia di manomissione degli ATM (53%), mentre il cash trapping, ovvero il blocco della valuta nell’ATM mediante appositi strumenti, si assesta al 10%.
Anche quest’anno il rapporto include un approfondimento sull’ecosistema criminale internazionale che offre numerosi spunti di riflessione sulle attività illegali connesse alle carte di pagamento.
In tale sezione sono riportate informazioni circa l’offerta di prodotti e servizi relativi alle frodi con le carte di pagamento nell’underground criminale.
L’intento è spiegare come i criminali informatici riutilizzano le informazioni rubate ai titolari delle carte ed attraverso quali canali effettuano il cash-out dei dati, ovvero riescono a convertire in denaro i proventi delle attività illecite.
Di seguito un’infografica che riassume i principali dati emersi nel rapporto:
Non voglio aggiungere altro, non vi resta che dare un’occhiata al rapporto.