Ci sono i leader. E ci sono i capi mediocri. Per distinguerli basta ascoltare quello che dicono. Almeno secondo queste frasi che un capo dovrebbe evitare. Le ha elencate un imprenditore americano su Inc.com
Ci sono i leader. E ci sono i capi mediocri. Per distinguerli basta ascoltare quello che dicono. I primi sanno come tenere ogni situazione sotto controllo, i secondi si lasciano andare a frasi tipo “Siamo fottuti”, “Non so dove stiamo andando” e – addirittura – “Sei licenziato”. Perché frasi del genere non dovrebbero mai essere pronunciate da un bravo manager lo spiega il sito americano di business e innovazione Inc.com. In un articolo ha raccolto le 20 frasi che un capo non dovrebbe mai pronunciare e perché. Se ne sentite almeno un paio ogni giorno in ufficio, allora siete davanti a un boss che vale meno di ciò che vorrebbe far apparire.
- Siamo fottuti. È una dichiarazione di resa. Se avete visto Alien, infatti, saprete che quando un leader perde fiducia – e vuole farlo sapere al proprio team – significa che non c’è più alcuna possibilità di successo.
- Risolvo io. Nel breve periodo forse un bravo capo risolve alcune cose da solo. Ma nel lungo periodo rischia di perdere l’opportunità di dare una mano a qualche membro del team, di rafforzarne l’autostima e le capacità.
- Dobbiamo rimandare a più tardi. Non tutte le decisioni sono urgenti. Se frasi del genere, però, vengono pronunciate da un capo che non si sente abbastanza sicuro per prendere delle decisioni o, ancora peggio, è così disorganizzato da dover procastinare, allora qualche pericolo c’è.
- Questo è l’ultimo avviso. Dare un ultimo avviso a qualcuno (e, con questo, un’altra opportunità immeritata) spesso è come scegliere la pista nera per l’ultima sciata della giornata – una scelta che potrebbe rivelarsi problematica. I veri leader sanno di cosa stiamo parlando.
- La maggioranza. vince. La democrazia è una cosa bellissima – quando governi un paese. Idealmente, però, una squadra o un’azienda sono governate da un dittatore benevolo (e un leader che ha il sostegno del proprio team). I leader devono essere in grado di prendere delle decisioni – e di guidare.
- Sei licenziato! A meno che non siate dei capi alla Donald Trump ricordatevi che arrivare al punto di licenziare qualcuno è una decisione limite e nella maggior parte dei casi è anche un segno di cattiva leadership.
- Non me ne potrebbe importare di meno. Un leader che pronuncia una frase del genere quasi certamente porterà al fallimento della propria squadra.
- Questo non è il tuo lavoro. I membri del team devono ovviamente conoscere i propri ruoli. Tuttavia, una frase del genere dà l’idea che il boss sia altezzoso o voglia ribadire che tutti gli altri devono stare al proprio posto. Un atteggiamento che scoraggia ogni presa d’iniziativa dei dipendenti e ogni tentativo di risolvere un problema insieme.
- È colpa tua. Se sei un leader e incolpi qualcun altro significa che sei stato il primo a fallire.
- Così è sufficiente. I leader d’eccellenza non sono soddisfatti con il “sufficiente”. Vogliono di più.
- Non ho tempo. Ci possono essere forze esterne che influiscono sulla vostra produttività. Spesso, però, la mancanza di tempo per un leader è dovuta alla sua scarsa organizzazione.
- È troppo difficile. A volte le cose sono difficili. Alcune non sono chiare. Ma “è troppo difficile” non è una frase che ci si aspetterebbe da un buon leader.
- Non è colpa mia. Se sei il leader e il tuo team delude le aspettative, allora è colpa tua.
- Non è male. I complimenti passivo-aggressivi sono da bandire. Un vero leader parla in maniera diretta. O qualcosa è fatto bene oppure non lo è. Se volete fare un apprezzamento fatelo senza usare mezzi termini.
- Non ho idea di dove stiamo andando. Un leader che pronuncia una frase del genere sta dicendo che non ha alcun piano. È difficile motivare un team in questo modo.
- Siamo quasi bravi quanto… Definirsi bravi quasi quanto i competitor riflette un atteggiamento che non porterà a nulla di buono. Ovviamente non tutto può essere fatto alla perfezione, ma esprimere soddisfazione perché si è i secondi migliori in genere è una strategia perdente.
- Um… Cominciare un discorso in questo modo è segno di mancanza di capacità di comunicazione. Un grande ostacolo per un leader.
- Onestamente… Se un leader si sente in dovere di rimarcare che sta facendo un’osservazione onesta forse dovrebbe chiedersi se tutte le altre volte stava mentendo.
- Scusa… Un capo non chiede scusa se sta facendo bene il proprio lavoro o quando chiede agli altri di farlo.
- Abbiamo sempre fatto così. È vero, ci sono cose che non serve cambiare, ma c’è sempre spazio migliorare. I bravi capi sono sempre alla ricerca di nuovi modi per fare le cose meglio.