Si alimenta con il jack per le cuffie, comunica agli altri come aiutarti in casi di emergenza e ti ricorda se hai messo in borsa le medicine. Sviluppato dal FabLab Catania ora vuole conquistare il mondo con una campagna Crowdfunding
Si chiama Dr-Jack il dispositivo salvavita, plug & play, che aiuterà gli utenti in maniera innovativa e intelligente. È italiano, sviluppato a Catania, all’interno del fablab cittadino, uno dei più attivi e importanti d’Italia. È stato presentato la settimana scorsa, in occasione del primo compleanno del laboratorio e in contemporanea con il lancio della campagna crowdfunding su Indiegogo.
Come funziona Dr-Jack
«Esistono in commercio diversi “aggeggi” che controllano il battito cardiaco, che vi contano i passi, che vi monitorano il sonno. Dispositivi che vi dicono quando dovete alzarvi, quando avete assunto troppe calorie e quanto dovete correre per smaltirle, che vi dicono che si sono scaricati obbligandovi a correre verso una presa di corrente per ricaricarli. Ma quanti di questi aggeggi permettono di comunicare con il vostro numero di emergenza, di dialogare con la patologia di cui soffrite o semplicemente vi avvertono se avete in borsa avete le pillole di cortisone?». Queste sono le parole di Giorgio Corriera, uno dei membri del team. Parole che spiegano qual è stata la molla che ha fatto scattare il progetto e le domande a cui Dr-Jack ha dato risposta. Ma non solo. Perché Dr-Jack agisce anche nei momenti di estremo bisogno, quando non è possibile comunicare a voce. Quindi è l’assistente ideale per i malati di Alzheimer, i bambini in età pre-scolare, chi è svenuto o infortunato o semplicemente chi si trova all’estero e non parla la lingua del posto.
«Non serve utilizzare o sbloccare il nostro cellulare. Dr-Jack funziona su qualsiasi supporto che abbia l’applicazione correlata. E consentirà di avere una maggiore serenità giornaliera sapendolo insieme a noi e indosso ai nostri cari» dice Carmen Russo, curatrice del Fablab, «È possibile, inoltre, visualizzare le informazioni sanitarie salvavita di chi lo indossa senza la necessità di ricaricarlo: Dr-Jack non ha batteria, si alimenta direttamente dall’ingresso delle cuffie!».
La tecnologia di Dr-Jack
Dr-Jack è un prodotto estremamente innovativo che utilizza un sistema di comunicazione diffuso. In questo modo qualsiasi dispositivo sarà in grado di leggere i dati: «Il jack per cuffie che qualsiasi smartphone, tablet e pc hanno è compatibile con tutti i sistemi operativi, come Android e iOS» spiega Alessandro Matera, il braccio operativo del team «Basta scaricare l’app e connettersi con Dr-Jack. Da quel momento in poi l’utente sarà in grado di leggere tutti i dati direttamente sull’applicazione o sul sito web».
La salvaguardia della privacy è un altro tema che è stato oggetto di attento studio. «La sicurezza personale di ciascun utente è garantita dalla presa di Dr-Jack, in quanto i dati possono essere letti solamente quando quest’ultimo è fisicamente collegato al dispositivo. Non abbiamo scelto la tecnologia Bluetooth perché la versione 2.0 necessita di pairing e quindi di PIN che non può essere fornito in caso di incoscienza dell’infortunato. La versione 4.0, invece, avrebbe fornito un facile accesso ai dati personali a chiunque, anche a diversi metri di distanza, e i dispositivi più datati non sarebbero stati compatibili. L’NFC, invece, non è stato scelto perché non tutti i device lo hanno integrato ed alcuni, come Apple, non permettono l’accesso alle App a terzi».
La campagna Crowdfunding
La campagna crowdfunding servirà al team di makers catanesi per iniziare una produzione destinata ai primi possessori e per allestire delle grandi strutture per i test di gradimento e funzionalità. «Ma il primo passo si compie con il vostro aiuto» ricorda Carmen «Prendete i vostri smartphone e scaricate l’app Dr-Jack, condividetelo sui social, parlatene con gli amici. Partecipare alla campagna crowdfunding aiuterà i ragazzi a mettere in produzione la loro invenzione, un brevetto completamente Made in Italy». Se qualcuno volesse, infine, provare il dispositivo, trovandosi in Sicilia, non deve far altro che passare al FabLab Catania e scoprire il mondo che racchiude. «Per noi salvare una vita è davvero importante. Per voi?».