C’è tempo fino al 10 ottobre 2015 per inviare la propria candidatura. In palio una settimana da redattore o da ricercatore presso gli enti aderenti al bando
L‘Associazione SEA (Storytelling European Association), in collaborazione con il MIUR, ha presentato il 18 maggio 2015 al Campidoglio il Premio Nazionale “La scienza secondo me”, un bando dedicato ai ragazzi dai 13 ai 17 anni, giovani aspiranti giornalisti. Per partecipare è richiesto infatti l’invio entro il 10 ottobre 2015 di un articolo di giornalismo scientifico sul tema “cibo e salute”. In palio una settimana da cronista presso le redazioni aderenti al bando, oppure da ricercatore presso gli enti di ricerca accreditati. Ad aprire l’evento è stato l’On. Massimo Caprari, Consigliere Roma Capitale, che ha dato il suo supporto al progetto offrendo gratuitamente la Sala della Protomoteca, e ha portato il saluto dell’assemblea capitolina, ricordando quanto la ricerca sia importante e sia importante farla penetrare tra i giovani.
L’obiettivo del Premio
Lo scopo del bando “La Scienza secondo me” è quello di stimolare i giovani studenti ad aprire la mente, guardando oltre i confini dei programmi scolastici. Il Premio servirà anche per scoprire giovani talenti appassionati al giornalismo scientifico e nella ricerca.
Il Concorso intende infatti contribuire a una maggiore penetrazione della scienza tra i giovani avvicinandoli ad argomenti il più delle volte considerati dai ragazzi avulsi dal contesto sociale e lontani dai temi di attualità e testimoniando la presenza della scienza, nelle sue varie espressioni e discipline, nella vita di tutti i giorni, con ricadute importanti sulla società.
Come partecipare?
Al Concorso possono partecipare tutti gli studenti di età compresa fra 13 e 17 anni senza alcuna distinzione di Istituto scolastico, pubblico o privato, purché residenti in Italia alla data della domanda e regolarmente iscritti presso un istituto scolastico italiano.
Gli studenti che intendono partecipare al concorso devono redigere un testo in formato giornalistico, composto da non meno di 1.800 e non più di 3.600 caratteri (spazi compresi). Ogni pezzo candidato al concorso dovrà essere inoltrato alla segreteria organizzativa del premio mediante l’Istituto di appartenenza, che ha solo il compito di inoltro dei lavori e non di selezione, mediante PEC dell’Istituto stesso.
Come saranno selezioni i vincitori?
L’assegnazione dei premi sarà divisa in tre macroaree: Nord, Centro e Sud. Per ciascuna macroarea sono previsti tre finalisti (uno per ciascuna sezione take, articolo o intervista) per un totale di nove ragazzi. Gli elaborati pervenuti in regola entro la scadenza del 15 ottobre 2015 saranno valutati da una Giuria la cui composizione sarà resa nota a mezzo comunicato stampa e pubblicazione sui sito di SEA e su quelli delle associazioni aderenti al Premio: Lazio.tv, Anpri.it, Accademiadellestelle.org e Donnainaffari.it.
Cosa si vince?
Saranno premiati 9 articoli che verranno pubblicati media nazionali aderenti al Premio.Tutti i lavori in concorso saranno resi disponibili online in formato Ebook a cura di SEA e con download gratuito per gli studenti e le scuole che ne facciano espressa richiesta. Saranno inoltre messe a disposizione da organismi pubblici e privati degli stage (non cumulabili), assegnati ai vincitori del Premio secondo il giudizio di una giuria. In particolare i partecipanti si contenderanno le seguenti opportunità:
- una settimane presso i campi estivi organizzati dall’Associazione ToScience. I science summer camp uniscono aspetti ludici alla conoscenza scientifica. Un esempio: parlare di fisica e di galleggiamento stando in piscina;
- una settimana presso gli enti di ricerca aderenti al bando. Nella settimana da ricercatore i ragazzi saranno seguiti da un tutor e vivranno esperienze dirette nei laboratori;
- una settimana da redattore presso le redazioni nazionali (agenzie di stampa, quotidiani o testate scientifiche) selezionate dal Comitato Organizzatore sulla base di un bando diramato a tutte le testate sia quotidiane che periodiche specializzate e alle agenzie di stampa che hanno al loro interno una redazione scienza.
Per maggiori informazioni cliccare qui: http://www.sea-storytelling.org