In Italia il mobile commerce sta attirando sempre più attenzione degli attori del settore finanziario. L’opportunità è ghiotta e le interpretazioni di portafoglio digitale sono svariate. Nel nostro Paese abbiamo un tasso di utilizzo del 15-20% delle carte di credito contro il 30-40% nei migliori Paesi europei e il 70% degli Stati Uniti ed è necessario un cambio di tendenza. Le iniziative proliferano e scende in campo anche CartaSi annunciando il lancio del proprio portafoglio virtuale per smartphone.
Come avevamo preannunciato la grande sfida ai pagamenti si giocherà sui borsellini, campo in cui la competizione degli OTT è più feroce. CartaSi lancerà nei prossimi mesi il suo portafoglio digitale e mobile che in un’unica applicazione per smartphone permetterà di pagare con Nfc, Qr code, di effettuare transazioni e-commerce (digitando user name e password) e tramite Iban. L’annuncio è arrivato da Enrico Albertelli, responsabile marketing prodotti CartaSi, che ha sottolineato come l’abbinamento con l’Iban permetta anche il trasferimento di denaro da persona a persona oltre che con l’esercente. Si tratta del primo caso nel sistema bancario, al di fuori del quale si è mossa Paypal in questo senso. Proprio questa caratteristica viene definita come l’arma che la società utilizzerà nella sua lotta contro il contante che in Italia ha ancora margini ampi di crescita.
Entro fine anno CartaSi renderà anche disponibile per tutto il parco Pos, circa seicentomila esercenti, la tecnologia contactless per la quale ha già chiuso un accordo con Vodafone. Proprio con l’operatore aveva avviato una collaborazione per il lancio del Vodafone SmartPass Wallet (ne avevamo parlato qui). L’intesa fra i due si rivelerà particolarmente utile soprattutto nell’ottica di avviare una serie di sperimentazioni che riguarderanno tutta la tipologia di transazioni per seguire le evoluzioni dell’Nfc (attraverso la Sim o sul cloud, ad esempio), il tutto sempre per arricchire l’esperienza digital/mobile wallet.
Anche perché non si tratta soltanto di pagamenti. Come ha sottolineato Albertelli, il pagamento non è più quindi solo l’atto con il quale si trasferisce denaro, ma il momento in cui il consumatore può essere raggiunto dall’esercente e da programmi di couponing e fidelizzazione personalizzati.