Gli studenti del liceo Monti di Cesena hanno realizzato il regolamento d’istituto in realtà aumentata. Gioacchino Colombrita che li ha guidati nel progetto spiega come funziona
Gioachino Colombrita, 58 anni, professore di diritto ed economia nel Liceo Monti di Cesena, ha una grande passione per le nuove tecnologie. Quest’anno, insieme ai suoi alunni della 1B, ha realizzato il primo regolamento d’istituto in realtà aumentata. In questa intervista ci spiega come è nato il progetto, gli obiettivi e gli sviluppi futuri.
Quali sono gli obiettivi?
L’iniziativa ha lo scopo di fornire a studenti, ai genitori, al personale della scuola e agli eventuali ospiti in visita nel nostro liceo, la possibilità di consultare il regolamento di istituto attraverso l’utilizzo del loro tablet o smartphone, in un modo innovativo ed immediato: con la realtà aumentata.
Cos’è la realtà aumentata?
Nonostante sia nata negli anni 50 e diffusa a partire dagli anni 80, questa tecnologia non è ancora molto conosciuta in Italia. Si tratta di una tecnica che associa contenuti virtuali all’ambiente esterno, in questo modo la realtà viene letteralmente “aumentata” con informazioni, immagini e contenuti aggiuntivi di ogni tipo. Per capire meglio di cosa si tratta, Iron Man e Minority Report sono dei buoni esempi.
Come funziona?
Prima di tutto bisogna scaricare sul tablet o sullo smartphone l’applicazione gratuita Aurasma, disponibile sia per Android che per iOS, ed iscriversi e seguire il canale “Liceo Monti Cesena”. Abbiamo preparato una locandina con delle immagini rappresentative del regolamento d’istituto, come le norme sui permessi, le assenze, gli intervalli, le uscite anticipate, le valutazioni, i permessi, l’uso del cellullare e le giustificazioni. Inquadrando la locandina con la webcam del device scelto è possibile visualizzare su di essa dei video in realtà aumentata relativi alle norme previste nel regolamento d’istituto.
Qual è stato il ruolo degli studenti?
Sono orgoglioso di dire che tutti i contenuti sono frutto del lavoro e dell’impegno miei alunni della 1B. La classe di 25 ragazzi è stata suddivisa in 8 gruppi, ed ognuno è stato incaricati di realizzare 16 video che illustrassero simpaticamente gli articoli del regolamento per loro più interessanti. Ho deciso di lasciare i filmati così come li hanno autonomamente realizzati, consapevole degli errori tecnici come l’audio a volte troppo basso, riprese tremolanti, video da raddrizzare e montaggi risicati. Del resto non si tratta di una sala cinema ma di una classe che si è impegnata nell’utilizzo di una nuova tecnologia e di un metodo diverso per approcciarsi all’insegnamento.
Ecco le sedici scenette realizzate dagli studenti e visibili in realtà aumentata sulla locandina grazie all’app Aurasma:
Cosa hanno imparato gli alunni?
Così lavorando gli studenti hanno indubbiamente acquisito delle competenze, sia per quanto riguarda lo studio del diritto, affrontato in maniera diversa e finalizzato a un prodotto utile e tangibile, che in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie, come in questo caso la realtà aumentata. Inoltre, appassionandosi al progetto, hanno anche imparato tutte le norme del regolamento d’istituto.
Quali saranno i prossimi progetti?
Per il prossimo anno scolastico ho un’altra idea da sviluppare ancora in realtà aumentata. Ho intenzione di creare un manuale di diritto in realtà aumentata formato solo da immagini che, una volta inquadrate, faranno apparire virtualmente una lezione audio/video realizzata da me o dagli alunni.