Secondo l’EY Venture Capital Barometer, è stato superato per il terzo anno consecutivo il miliardo di euro ma i finanziamenti si sono dimezzati rispetto al 2022
Gli investimenti in startup e scaleup da parte dei venture capital in Italia nel 2023 hanno superato, per il terzo anno consecutivo, il miliardo di euro, attestandosi a 1.048 milioni di euro ma si sono dimezzati rispetto al 2022, segnando un -49,6%, con 263 deal rispetto ai 326 dell’anno precedente. I risultati emergono dall’EY Venture Capital Barometer, lo studio annuale di EY che ha l’obiettivo di analizzare l’andamento degli investimenti di venture capital nelle startup e scaleup italiane. Una diminuzione che si allinea con le tendenze osservate a livello europeo e mondiale e che registra un’ampia incertezza e volatilità in tutte le zone geografie del globo.
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L’andamento del venture capital italiano
In Italia il 2023 è stato un anno di consolidamento per l’ecosistema del venture capital, che dimostra di aver raggiunto una massa critica di raccolta rilevante, anche se si è interrotto il trend di crescita degli scorsi anni e persiste il gap rispetto alle altre grandi economie europee e mondiali. I settori che hanno attratto più investimenti sono quelli dei Software & Digital Services, Technology & IoT, Health & Life Science, seguiti da Energy&Recycling e Fintech. In testa alla classifica spicca il Software & Digital Services, che ha registrato 26 transazioni per un totale di 226 milioni di euro, in forte crescita rispetto all’anno precedente e principalmente attribuibili agli investimenti in Bending Spoons e Alps Blockchain. Il secondo posto è occupato dal Technology & IoT, trainato dall’operazione di D-Orbit con un investimento di 100 milioni di euro, mentre Health & Life Science si posiziona al terzo posto. Chiudono al quarto e quinto posto, Energy&Recycling e il Fintech.
A livello geografico, la Lombardia si conferma il terreno più fertile e promettente per le startup italiane, sia per numero di operazioni (111) che per capitali raccolti dalle proprie imprese (62,1% della raccolta totale). In generale, rispetto all’anno precedente, si osserva un trend di riduzione sia del numero di deal che del loro controvalore in tutta l’Italia. Tuttavia, è nel Nord Italia che si verifica la contrazione più significativa (790 milioni rispetto ai 1.838 milioni dell’anno precedente). Nel Centro e nel Sud Italia, il valore di raccolta totale rimane stabile (258 milioni di euro rispetto ai 242 milioni di euro del 2022), evidenziando un ammontare complessivo molto esiguo.
L’Europa del venture capital
A livello europeo, il Regno Unito si distingue come la nazione con il più elevato livello di investimenti pro-capite, pari a 227 euro. Segue la Francia con 108 euro e la Germania con 75 euro.
Gli ultimi posti sono occupati da Spagna e Italia, rispettivamente con 28 e 17 euro. Rispetto all’anno precedente, si nota una tendenza generale alla riduzione degli investimenti pro-capite in tutte le nazioni. In questa classifica, Spagna e Italia emergono con un decremento rispettivamente del -54% e -50%.