Lavora da anni con Il Milanese Imbruttito, ha provato a non ridere in LOL 3 e continua a imparare al GialappaShow. Ma non fa soltanto l’attrice. “Accendi il mio fuoco” è il suo romanzo d’esordio in cui racconta la storia di Kelly. «Mi ritengo un’operaia del piccolo schermo». Sarà tra gli speaker di SIOS23 il 21 dicembre a Milano
Anche Brenda Lodigiani sarà con noi al SIOS23 Winter Edition, che torna giovedì 21 dicembre a Milano nel prestigioso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. Vieni ad ascoltarlo dal vivo e iscriviti qui all’evento. Scopri qui tutti gli speaker e il programma.
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«Non è un’autobiografia, anche perché a 36 anni chissenefrega. Di base nel mio lavoro sono sempre in team, piena di paletti e di limiti, con lo sketch comico che dura tot. Scrivendo un romanzo ho potuto sperimentare la libertà». Soprattutto per chi vive e lavora a Milano (anzi, aMilano), Brenda Lodigiani è la Milanese Imbruttita, quella che non c’ha sbatti, che pensa sempre al fatturato e che programma (ed etichetta) tutto con largo anticipo. Negli ultimi tempi l’abbiamo apprezzata anche al GialappaShow e a LOL 3. «Poi quando mi hanno proposto di scrivere un libro mi sono un po’ spaventata. Non era certo il sogno della vita. Alla fine ci ho pensato e mi sono divertita a raccontare di molte cose che in realtà non ho mai fatto». Accendi il mio fuoco è il titolo del suo romanzo (edito da Sperling&Kupfer), in cui si racconta la storia di Kelly, del compagno Alessandro e dei loro figli Zoe e Tony.
La storia di Kelly
Si dice che ogni libro nasconda tracce autobiografiche. «Quando ero piccola, durante le vacanze estive, raggiungevo i parenti di mia mamma, che sono sinti. È una cosa che non mi ha mai creato disagio. Mentre scrivevo il libro non immaginavo sarebbe stato come una sorta di coming out. Anche se rivendicare questa parte senz’altro non va di moda». Di questo e molto altro Brenda Lodigiani parlerà a SIOS23 il 21 dicembre a Milano, a Palazzo Mezzanotte. Come speaker dell’Open Summit, non in veste di Imbruttita ma di scrittrice, parlerà anzitutto di cosa l’ha spinta al di fuori della propria area di competenza, per confrontarsi sempre con un pubblico usando uno strumento di comunicazione completamente diverso, il libro. «Sono sempre stata una pirlona. A sentire mia mamma facevo già ridere a tre mesi. Sulle mie attività, su quel che so fare, sono a mio agio. Proprio come in una comfort zone».
La sua prima comfort zone, a dirla tutta, è stata la provincia lombarda, dove è cresciuta. «Sono di Lodi. Da bambina ho avuto una vita assolutamente normale, in un quartiere periferico di case popolari. La protagonista del romanzo, Kelly, non è così diversa da me: si andava a scuola, ci si innamorava ogni cinque minuti di qualcuno, si ascoltavano le Spice Girls». Una storia con cui non è difficile immedesimarsi. «Crescere in provincia mi ha dato tanto, anche se lì non c’era molto. E poi ho potuto guardare un sacco di televisione. Conoscevo a memoria i telefilm, tanto che ancora oggi mi ricordo la programmazione di Italia 1 dalle 16:30 a sera. Erano gli anni dei VHS della Disney e di Passaparola. Anche lì: conoscevo a memoria lo stacchetto delle Letterine».
Entrare nel personaggio
Brenda Lodigiani ha coltivato quel lato istrionico della propria personalità, facendone un lavoro in un momento storico in cui gli sketch comici non devono attendere per forza il programma di prima serata. Sui social sono sbocciate già diverse generazioni di artisti, ma non per questo le cose sono più facili. «Mi capita ancora di andare in prova con un pezzo che ho scritto e che mi fa ridere. Poi dal pubblico non sempre ricevi quel che ti aspetteresti. Lavorare con la Gialappa mi tiene umile, ancorata al pavimento. Sembra tutto improvvisato, ma dietro c’è un sacco di lavoro». E chi è che non smette mai di lavorare? L’Imbruttita, taaac. «Le sue amiche nei video sono le mie amiche nella realtà. Abbiamo pure un gruppo su WhatsApp. Forse è partito tutto da quel lavoro: è un personaggio per cui non mi devo neanche impegnare: sono io all’ennesima potenza, senza alcun filtro».
Non possiamo però non inserire un paragrafo relativo all’attività di Brenda Lodigiani su Instagram. Da tempo ha avviato un format che scimmiotta la vita delle influencer, esasperando quella patina di perfezione nelle story. In un video Brenda è la mamma perfetta, sorridente, baciata dal sole che posta frasi un po’ a caso per far scena. Passando al successivo c’è sempre lei, in bianco e nero, che mostra com’è la realtà, meno entusiasmante e più chiassosa. Guardare per credere. «Quel format nasce dal mio spirito arraffone. Me lo sono inventato perché non sono mica influencer. Tutto è nato dalla necessità: ero incinta del secondo figlio e vedevo che su Instagram tutte ricevevano gratis le cose». Così ha iniziato a filmare il dietro le quinte di casa sua mentre chiede al compagno a quale brand famoso scroccare il prodotto che serve assolutamente.
Come spesso accade quando notiamo qualcuno che riesce bene in qualcosa, l’errore più grande è credere che la vita di un’attrice, una volta famosa, sia tutta in discesa. «Bisogna seminare tanto e lavorare molto. Poi conta anche la fortuna, anche se io credo più agli incontri fortunati. Mi ritengo una grande lavoratrice, una operaia del piccolo schermo. Sono, a tutti gli effetti, un’imbruttita: mi piace lavorare, mi tiene viva. Se poi ci riesci anche a pagare l’affitto sei pure figa».