Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech
Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
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BlackRock ha in programma di lanciare strumenti di intelligenza artificiale generativa per i propri clienti. L’azienda di investimenti americana sta costruendo una serie di tool con l’obiettivo di aiutare i suoi professionisti a raccogliere dati finanziari e di altro tipo per creare migliori proposte di investimento. Da gennaio, l’azienda inizierà a utilizzare il componente AI di Microsoft nel pacchetto Office 365 per aumentare la produttività della propria impresa. Ma sarà possibile diminuire costi fissi e indiretti all’interno delle imprese anche nel settore Finanziario? Bank of America e Wells Fargo, storiche banche statunitensi nate agli inizi del secolo scorso, offrono chatbot alimentati dall’AI per aiutare i clienti a gestire le proprie finanze. E Citgroup, società di servizi finanziari, utilizza i LLM per migliorare la produttività degli sviluppatori e testare le vulnerabilità del software. Restando in tema di LLM, non sono pochi i dubbi che continuano a permanere sull’utilizzo di questi modelli linguistici per l’accesso dei clienti ai prodotti finanziari.
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Cosa aspettarsi dal nuovo LLM di Google
Gemini è il nuovo modello di LLM sviluppato da Google. La sua versione per cellulare si chiama Nano. Gemini è stato educato su un dataset di testo e codice molto più grande di quelli usati nei precedenti LLM come ChatGPT. Ha capacità di ragionamento e pianificazione oltre che di creazione di testi creativi come musica, poemi, email, codici. In questa cornice, Google riuscirà a creare un modello di business solido per i LLM? Nel settore tech non è la prima volta che chi scopre una nuova tecnologia non è in grado di trarne profitto (basti pensare ai microchip o all’MP3) e Google è l’inventore della tecnologia Transformer alla base dei LLM. Grazie a Nano, gli sviluppatori potranno creare funzioni di AI che non utilizzano il cloud (off line), potendo così trattare informazioni personali e proteggere la privacy. La Generative AI su cellulare ridurrebbe notevolmente i costi di gestione. Intanto, Gemini è da questa settimana integrato anche in Bard (il chatbot di Google) in 170 paesi ma non in Europa e in UK a causa di ostacoli normativi.
META e IBM insieme per l’AI
META e IBM hanno creato una alleanza sull’AI – la “AI alliance” – insieme a più di 50 aziende e istituti di ricerca che include Intel, Oracle, AMD, Cornell University e la National Science Foundation, con l’obiettivo di promuove una alternativa “open” alla gestione dell’AI portata avanti da OpenAI.
La collaborazione tra big tech e istituti di ricerca coinvolgerà anche movimenti indipendenti di programmatori per contrastare la gestione e la narrativa creata intorno all’intelligenza artificiale. Ma l’approccio “open” inclusivo e democratico verrà nuovamente utilizzato per nascondere gli interessi economici delle aziende che sono rimaste indietro nella competizione? Molti membri di questa alleanza hanno il proprio sistema di AI ma hanno difficoltà a competere con OpenAI e Microsoft. Altre alleanze sono già state fatte sull’intelligenza artificiale in nome della resilienza e della sicurezza, ma i risultati non sono ancora visibili. Confusa è la lista delle aree di interesse. Normativa e sicurezza sono nell’elenco. Tra gli esclusi dall’alleanza ci sono Google OpenAI Microsoft Anthropic, Stanford, MIT, Nvidia.
L’India riuscirà a competere con la Cina?
“Make in India” è l’iniziativa del governo del presidente indiano per incentivare le aziende disposte a investire in telefoni cellulari, batterie e settori tecnologici. Le batterie dell’IPhone 16 saranno fabbricate in India. Produttori cinesi come Desay sono stati incoraggiati a creare nuovi stabilimenti nel Paese, mentre Simplo Technology, fornitore taiwanese di batterie Apple, è stato incentivato ad aumentare la produzione in India per i prossimi ordini di Apple. Anche TDK, fornitore giapponese della multinazionale di Cupertino, sta avviando un impianto per costruire batterie in India. Ma Nuova Delhi riuscirà a creare una propria economia e competere con altri paesi come la Cina nell’industria elettronica? Nell’ultimo anno, l’India ha dato il permesso ai fornitori cinesi di componenti di Apple di avviare attività solo dopo essersi assicurati partner di joint venture locali. La possibilità di costruire fabbriche in India potrebbe essere un vantaggio per i produttori di tecnologie che riforniscono aziende multinazionali americane. La partita si giocherà sulla qualità soddisfacente della produzione e la diminuzione di pratiche burocratiche.