A beneficiare di questi fondi anche TSMC, azienda leader taiwanese. Nel Paese del Sol levante dovrebbe costruire un secondo stabilimento
Il Giappone ha annunciato lo stanziamento di un budget aggiuntivo da 13 miliardi di dollari destinato all’industria dei chip. L’obiettivo, come si legge su Nikkei, è investire nell’industria e nella produzione dei semiconduttori. Nella guerra commerciale che si sta combattendo tra Stati Uniti e Cina il Giappone gioca un ruolo non dominante, ma comunque rilevante se si guardano i numeri: nel 2022 controllava il 9% della produzione globale di semiconduttori (negli anni ’80 oltre il 50%). Concentrato dunque sul mercato interno, perché il Giappone ha inserito tra i beneficiari di questo fondo anche TSMC, il gigante di Taiwan e tra i leader mondiali del settore?
Il governo di Tokyo sta cercando di fornire a TSMC un aiuto finanziario affinché l’azienda costruisca una seconda fabbrica di chip nella prefettura di Kumamoto. La prima fabbrica di TSMC in Giappone, sempre a Kumamoto, dovrebbe avviare la produzione entro la fine del 2024. Il Giappone e la Big Tech di Taiwan stanno da tempo stringendo rapporti commerciali. Parlando sempre di stabilimenti per produrre chip, ricordiamo che in giro per il mondo sono diverse le operazioni in corso. Alcuni mesi fa Intel ha annunciato un investimento da 25 miliardi di dollari per costruire una fabbrica in Israele, Stato dove peraltro l’azienda è tra i principali datori di lavoro (14mila persone impiegate).