L’azienda punta tutto su Remora, una tecnologia che protegge le superfici da molte specie di batteri, funghi e alghe nocivi, fornendo un’alternativa sostenibile ai disinfettanti
Penrhos Bio ha incassato 3 milioni di sterline in un round guidato da Eos Advisory, Earthbound Brands e Scottish Enterprise insieme a Innova Partnerships e ad altri azionisti. Grazie all’investimento, la startup che si occupa di bioscienza e controlla la formazione di biofilm dannosi, punta ad accelerare la procedura per ottenere i permessi normativi e la commercializzazione della tecnologia anti-biofilm dell’azienda, Remora.
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Cosa fa Penrhos Bio
In collaborazione con Unilever nelle prime fasi iniziali, Penrhos Bio ha messo a punto Remora, una tecnologia che protegge le superfici da molte specie di batteri, funghi e alghe nocivi, fornendo un’alternativa sostenibile ai disinfettanti e agli agenti antimicrobici in ambienti domestici e industriali. Penrhos Bio sta già lavorando con numerosi partner aziendali che spaziano dal settore agtech al settore marittimo, fino alle energie rinnovabili e alla sanità. A giugno, in collaborazione con Pro3dure Medical, Remora è stato approvato da Health Canada per l’utilizzo nei dispositivi medici dentali stampati in 3D.