Nel 1985 ha lasciato il suo paese di origine, l’Ungheria, con pochi risparmi in tasca ma tanti sogni nel cassetto. Oggi la dottoressa ha vinto il più ambito riconoscimento per la Medicina
Hanno messo a punto il metodo dell’RNA usato per la prima volta nei vaccini anti-Covid l’ungherese Katalin Karikó di 68 anni e l’americano Drew Weissman di 64, vincitori del premio Nobel per la Medicina. «Grazie a loro sono state salvate milioni di vite e il mondo è tornato a riaprirsi», ha commentato l’Assemblea dell’Istituto Karolinska di Stoccolma composta da 50 esperti che ha assegnato il premio. E grazie al loro contributo, sempre secondo l’Assemblea, siamo riusciti a superare «una delle peggiori minacce alla salute umana dei tempi moderni». Ma quale è il background dei due ‘genitori’ dei vaccini a mRna?
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Chi sono i due premi Nobel
Nata in Ungheria nel 1955, Katalin Karikó ne ha fatta di strada per arrivare a questo importante riconoscimento. Nel 1985 ha lasciato il suo paese di origine, dove viveva in condizioni di povertà, alla volta degli USA per seguire un dottorato. I primi tempi in America non sono stati facili per lei: nessuno credeva al valore dei suoi studi e prima di affermarsi si è vista sbattere più di una volta la porta in faccia, con diverse richieste di finanziamento che venivano perennemente respinte, fino all’incontro con Weissman all’Università della Pennsylvania, nel 1990. Il collega, che stava lavorando a un possibile vaccino contro l’Aids, le diede un’idea per lo sviluppo di quello che poi è diventato il vaccino anti-Covid. Oggi Weissman insegna proprio in quell’Università dove avvenne l’incontro fortuito e Karikó, che mantiene una cattedra in quell’ateneo, è professoressa all’università ungherese di Szeged e fa la consulente per l’azienda tedesca BioNTech, che ha prodotto uno dei vaccini a Rna contro il Covid in collaborazione con Pfizer. Karikó ha commentato la vittoria dedicando un pensiero alla madre scomparsa 5 anni fa: «Da dieci anni, quando non avevo nemmeno una cattedra, mi diceva: può darsi che il tuo nome venga pronunciato, e io sarò lì ad ascoltarlo. Può darsi che oggi mi ascolti dal cielo». Il 3 ottobre verranno annunciati i vincitori per la Fisica e il 4 per la Chimica mentre il 5 toccherà alla Letteratura, il 6 alla Pace e il 9 ottobre all’Economia. Intanto, Karikò e Weissman sono attesi a Stoccolma il 10 dicembre per una cerimonia alla presenza del re di Svezia nel giorno in cui ricorre la morte di Alfred Nobel.