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Countdown per Beauty Tech Day. Per l’occasione risponde Marta Bianco, Talent Acquisition Director per Gruppo L’Oréal con una serie di consigli per elaborare un buon Curriculum Vitae
Il 29 settembre all’ADI Design Museum di Milano si terrà il Beauty Tech Day sponsored by L’Oréal Italia. Un’occasione di confronto sugli oltre 350 oggetti che rappresentano l’eccellenza del design made in Italy e su temi di stretta attualità come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e aumentata e le nuove frontiere del contatto tra aziende e clienti.
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Partenopea di nascita, milanese di adozione, Marta Bianco è Talent Acquisition Director nel Gruppo L’Oréal Italia. Ha vissuto in Francia, Inghilterra e Svizzera ed è appassionata di persone: le piace studiare le loro competenze, i loro talenti e il loro sviluppo. A seguito di una breve esperienza come Head Hunter, inizia a lavorare nel Gruppo L’Oréal per cinque anni come HR Business Partner nei comparti del Retail, Sales e Digital. Nel 2021 vola a Parigi, dove lavora al reclutamento di profili senior e ruoli strategici per il Gruppo L’Oréal. Da pochi mesi è rientrata in Italia con il ruolo di Talent Acquisition Director. «Oggi gestisco un talentuoso team di 8 persone e sono responsabile per la definizione e l’implementazione di strategie in ambito Ricerca e Selezione del personale, employer branding, relazioni con le università e sostegno alla gioventù», racconta. In occasione del Beauty Tech Day si occuperà di seguire delle sessioni 1 to 1 con studenti universitari per mettere a punto al meglio i loro CV. L’abbiamo intercettata per farci spiegare più nel dettaglio quali sono i requisiti ritenuti premianti nella stesura del CV da parte del Team Talent Acquisition di L’Oréal Italia e quali consigli si sente di dare ai più giovani.
Come si costruisce un buon CV secondo il Team Talent Acquisition di L’Oréal Italia?
La prima regola è quella della sintesi: non andare oltre la pagina. Un curriculum più lungo di una pagina difficilmente aggiunge valore. Un CV deve essere facile e di veloce lettura, le informazioni fondamentali devono essere facilmente visibili già a un primo sguardo e le parole chiave consiglio di metterle in grassetto. La personalità del candidato può già emergere da un CV: consiglio per esempio di studiare bene anche il layout della pagina.
Quali sono gli errori comuni in cui si inciampa più spesso?
Gli errori più comuni sono legati al fatto di voler inserire nel CV troppe informazioni. CV lunghi e non chiari spesso non superano la selezione. Per esempio non tutti sanno che è molto meglio indicare prima l’esperienza più recente e poi quelle passate. Un altro errore è quello di non far emergere alcuni aspetti importanti del proprio percorso, per esempio non inserendo i lavori svolti per pagarsi gli studi. Consiglio anche di non inviare a tutte le aziende lo stesso CV senza personalizzarlo in base alla application e non inserire in modo chiaro il tipo di attività per la quale ci si propone. È anche importante essere chiari anche sulla disponibilità, per esempio indicando che si potrà iniziare a lavorare dopo la data di discussione della laurea.
Quali sono i pilastri della nuova call for tech and innovators che state lanciando e a chi si rivolge?
“Calling All Innovators and Disruptors” è per chiunque abbia una forte propensione all’innovazione e per chiunque senta l’urgenza di lasciare il segno. Nello specifico, ci rivolgiamo a tutti coloro che, per background accademico e/o personale, ad oggi – erroneamente – non considerano l’industria del beauty come una concreta possibilità di carriera. Beauty Tech, Data, Sostenibilità, Produzione, Ricerca e Sviluppo, Qualità, Innovazione, Finance… A prescindere che tu abbia studiato, business, ingegneria, o altre materie STEM, le opportunità, in Italia e all’estero, possono essere molteplici.
Quali sono gli obiettivi della nuova call?
Vogliamo abbattere i principali bias legati al mondo del beauty e far capire che dietro l’ideazione, la produzione, la commercializzazione e la distribuzione di un prodotto cosmetico c’è un mondo molto ampio e complesso, che include anche molti ruoli ad alto contenuto scientifico, tecnologico, analitico e strategico che, troppo spesso, nell’immaginario collettivo vengono tralasciati, dando spazio principalmente a ruoli a maggiore contenuto artistico/creativo. Questo è sbagliato, in quanto tutti i ruoli sono fondamentali per la riuscita e il successo di un’azienda. Ciò che conta è soprattutto lo spirito di iniziativa e l’energia necessaria per la continua spinta all’innovazione… e con “Calling All Innovators and Distruptors” vogliamo ricordare proprio questo.