L’accordo tra i due attori non prevede la produzione di chip, ma soltanto sviluppo e distribuzione
Il settore dei semiconduttori è in una fase di grande fermento. Di recente Intel ha annunciato un piano da 25 miliardi di dollari per costruire uno stabilimento in Israele, dove entro qualche anno darà il via alla produzione di chip. Uno dei destinatari principali di queste fondamentali componenti elettroniche è l’industria dell’automotive. Ecco perché il gruppo Stellantis e Foxcoon, il gigante taiwanese fornitore di Apple, hanno deciso di siglare una joint venture (50 e 50) dal nome SiliconAuto per sviluppare e vendere semiconduttori specifici per le innovazioni nel mondo delle quattro ruote.
Come ricorda il Sole 24 Ore SiliconAuto non si occuperà della parte produttiva, bensì di quella legata allo sviluppo, alla luce della grande esperienza di Stellantis nel campo automotive. A beneficiare anzitutto di questi prodotti saranno i due protagonisti della joint venture, anche se l’accordo non esclude la vendita ad altri soggetti.
«Stellantis beneficerà di una costante fornitura di componenti essenziali, fondamentale per promuovere la rapida trasformazione in termini di software dei nostri prodotti – ha dichiarato Ned Curic, Chief Technology Officer di Stellantis – Il nostro obiettivo è quello di realizzare veicoli perfettamente connessi con la vita quotidiana dei nostri clienti».
In materia di chip StartupItalia sta seguendo da mesi i principali attori dell’ecosistema globale. Il tema è stato al centro di uno dei nostri ultimi dossier. Il fatto che in SiliconAuto ci sia anche Foxconn non deve sorprendere. Famosa in tutto il mondo perché assembla gli iPhone della Big Tech di Cupertino, la Big Tech di Taiwan è attiva anche in ambito automotive. Nel 2022 ha firmato un accordo col fondo sovrano dell’Arabia Saudita per lanciare sul mercato auto elettriche a partire dal 2025.