Come punire chi esalta condotte illegali o istiga alla violenza sui social network è la proposta di legge su cui sta ragionando l’esecutivo. E dovrebbe valere anche per i minori
Dopo l’incidente a Casal Palocco, a Roma, costato la vita al piccolo Manuel Proietti di 5 anni, adesso il Governo si interroga sull’introduzione di un nuovo reato per punire chi esalta condotte illegali o istiga alla violenza sul web. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ipotizza di metterlo a punto entro la fine di quest’anno.
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Cosa prevede la proposta di legge
Le indagini a carico dello youtuber Matteo Di Pietro, il 21enne indagato per omicidio stradale e lesioni nella vicenda di Casal Palocco, hanno acceso i fari sul tema dell’istigazione alla violenza che passa, soprattutto, dai social network. Nello specifico, il disegno di legge definirebbe l’istigazione a delinquere e l’apologia tramite gli strumenti digitali.
Fra i punti cruciali c’è il contrasto alla produzione e diffusione di video che esaltino condotte illegali, come ha specificato al Messaggero il sottosegretario leghista alla Giustizia, Piero Ostellari. Ne ha parlato anche il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, che a Radio24 ha dichiarato: «Bisognerà intervenire. I termini e i modi è prematuro dirli. Io sono sempre convinto che le pene eccessive non servano per evitare i reati: ci vogliono delle condotte di anticipazione del reato, degli strumenti di prevenzione, qualche volta anche non penali, perché poi la sanzione arriva sempre troppo tardi, quando si punisce qualcuno il reato è già accaduto». Il reato potrebbe finire nel disegno di legge sulle baby gang promosso dalla Lega. Le pene andrebbero da uno a cinque anni e sarebbero rivolte a tutti, sia maggiorenni che minorenni. Un giro di vite che andrebbe a modificare l’articolo 414 del codice penale e un’estensione della fattispecie di reato prevista per i minori nel ddl a “tutte le condotte illegali che vengano riprese e celebrate attraverso l’uso dei social, anche se compiute da persone adulte, da cui ci si aspetterebbe una maturità che evidentemente non è scontata”.