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«Gli strumenti digitali sono centrali in tutti i settori dell’imprenditoria e lo sono per tutte le fasi del ciclo di vita delle aziende, non solo per le startup», afferma Massimo Della Ragione, coordinatore in B4i
Senza digitalizzazione non c’è sostenibilità e senza sostenibilità oggi nessuna azienda sarebbe veramente competitiva. Tre concetti (digitalizzazione, sostenibilità e competitività) che vanno a braccetto e sono al centro dei verticali che guidano i programmi di accelerazione di B4i – Bocconi for innovation. Incentrati proprio sul Digital Tech, il Made in Italy e la Sostenibilità, i tre pilastri sui quali si ergono i progetti di accelerazione di B4i sono diretti a livello operativo da Nico Valenti Gatto e coordinati da Massimo Della Ragione per il Digital Tech, Stefano Pogutz nella Sostenibilità e Gabriella Lojacono per il Made in Italy. Si tratta di settori trasversali e multidisciplinari che abbracciano più campi di interesse e ricerca. «Gli strumenti digitali sono centrali in tutti i settori dell’imprenditoria e lo sono per tutte le fasi del ciclo di vita delle aziende, non solo per le startup», afferma Massimo Della Ragione. Con lui abbiamo fatto il punto su risultati ottenuti sinora all’interno del verticale che coordina e gli obiettivi da raggiungere.
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I team di Digital Tech
«Con 2 batch aperti ogni anno, guidiamo le startup che suddividiamo per settore di competenza dopo che ci hanno sottoposto le application – spiega Della Ragione – Molte di quelle che fanno parte del mio verticale sono legate al mondo dei software e delle app industriali e puntano a migliorare l’IoT e le applicazioni SaaS». Tra i team che stanno prendendo parte al verticale coordinato da Della Ragione ci sono SLY, che sviluppa dispositivi di monitoraggio degli incendi boschivi per rendere l’intervento sul campo più veloce ed efficace e Crqlar, che grazie all’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale, raccoglie ed elabora i dati dei clienti che soggiornano in hotel di lusso, dando la possibilità alle strutture ricettive di offrire ai propri ospiti esperienze personalizzate e uniche, verso l’ottimizzazione del business alberghiero.
«I nostri percorsi sono iniziati a marzo 2020, proprio quando è arrivato il Covid e abbiamo messo a punto un programma nuovo da remoto – spiega Della Ragione – Oggi la qualità dei team che si propongono è sempre più alta e l’età media dei founder è di 31 anni. Uno su 10 è internazionale e su 44 startup, fino ad ora entrate nel programma di accelerazione, 5 provengono dall’estero mentre le altre un po’ da tutta Italia. «Nonostante la maggioranza dei CEO nei team sia ancora rappresentata dagli uomini, è evidente che la percentuale del 25% di donne al vertice dimostri un aumento rispetto al numero di amministratrici di genere femminile in aziende già consolidate. Questo fenomeno dimostra come il programma sia in grado di promuovere l’inclusione e stimolare la diversità di genere».
I prossimi obiettivi
«Nel prossimo futuro vogliamo dare una specializzazione ancora più marcata a questi verticali – spiega Della Ragione – In questo modo saremo in grado di ampliare il network che già ci siamo creati (e ci stiamo creando) e accrescere il know-how». Istituzionalizzare il dialogo con gli acceleratori di altre Università, anche estere, è il secondo obiettivo da portare a termine per i verticali di B4i. «Confrontandoci anche con modelli stranieri, abbiamo molto da imparare – prosegue Della Ragione – Inoltre, dobbiamo dotare di ulteriori fondi la business proposition perché ci permetterebbe di supportare iniziative più promettenti e sviluppare ancora di più il network. Sostenere l’assegnazione di borse studio per l’Università Bocconi anche grazie alle nostre reti di investimenti è un altro dei nostri prossimi obiettivi. Così facendo, non solo creiamo nuovi posti di lavoro ma incentiviamo anche il network imprenditoriale».