Basta scrivere e l’AI inizierà a suonare
Si chiama MusicGen ed è al momento soltanto un demo targata Meta, l’ex gruppo Facebook, in grado di produrre brevissime tracce audio (poco più di 10 secondi) partendo da un testo nel quale l’utente chiede che tipo di melodia vorrebbe ottenere. Atmosfera anni ’80 o più in stile classico? L’AI è stata addestrata su un totale di 20mila ore di musica, con 10mila brani registrati.
L’impiego di tecnologia di intelligenza artificiale nell’industria musicale non deve certamente stupire. Ce ne aveva parlato Enzo Mazza, presidente della FIMI, in un’intervista riguardante proprio le sfide che il settore sta affrontando con le potenzialità dell’AI generativa.
Come ChatGPT per chi scrive – dai giornalisti ai copywriter – anche MusicGen impensierirà qualche artista. D’altra parte si tratta di strumenti che potrebbero rivelarsi preziosi alleati nel processo creativo. La questione da verificare è fino a che punto l’AI potrà spingersi per non rischiare di violare diritti d’autore (quello degli umani).
MusicGen è un software open source e potrebbe essere definito una sorta di ChatGPT della musica. Difficile dire che applicazioni avrà e, soprattutto, l’impatto sull’industria musicale. Di certo il contesto attuale si presta a sperimentazioni di vario tipo: non tutto quello che stiamo vedendo targato AI durerà.