L’intervento normativo non soddisfa però a pieno i Verdi
In Francia l’Assemblea Nazionale ha approvato in prima lettura una nuova legge che potrebbe lasciare a terra diversi voli interni nel caso in cui, per la stessa tratta, ci sia un’alternativa su rotaia più conveniente dal punto di vista ambientale. Il movimento globale no flight, rappresentato dall’attivista svedese Greta Thunberg, ha protestato per anni contro l’utilizzo spesso eccessivo degli aerei per spostarsi. Alla luce però della pandemia e degli effetti drammatici che i lockdown hanno avuto sull’economia e sul turismo, questa norma non è stata accolta da un coro di sostegno unanime. Se da una parte le associazioni ambientaliste hanno (in parte) appoggiato questa legge perché va incontro a un modo più green di spostarsi, dall’altra gli effetti sul mercato del lavoro potrebbero dare un ulteriore colpo al settore.
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Voli interni a terra
Come si legge sulla stampa francese, la legge sui voli interni prevede questo: i viaggiatori non potranno più utilizzare l’aereo per spostarsi all’interno del paese se esiste un’alternativa su rotaia che prevede un tempo di percorrenza inferiore a due ore e mezza. Le uniche eccezioni riguarderebbero lo scalo parigino Charles De Gaulle. In origine la proposta era stata ancora più draconiana: il blocco degli spostamenti aerei tra due località francesi avrebbe dovuto essere esteso anche per i casi di un trasporto su rotaia alternativo con quattro ore di tempo di percorrenza. Il governo ha motivato questo emendamento spiegando che, in questo modo, avrebbe rischiato di isolare determinate aree del paese.
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La norma francese sui voli interni è il frutto di un dibattito che va avanti da anni. Oltralpe i Verdi hanno già detto che aver ridotto da 4 a 2 ore e mezza il tempo al di sotto del quale diventerebbe obbligatorio prendere un treno ha reso poco efficace la legge. Di fronte all’obiettivo comunitario della transizione ecologica gli ambientalisti e la parte dell’opinione pubblica sensibile sul tema appoggiano soluzioni legislative simili. Gli scettici invece restano dell’opinione che il cambiamento potrebbe essere meglio accolto solo se si lascia ai singoli la possibilità di scelta.