Intervista a Fabrizio Del Maffeo, CEO di Axelera AI. Dopo l’operazione record l’obiettivo è portare la tecnologia dei suoi super chip sui mercati globali. «Puntiamo a diventare la Nvidia europea»
Nata a luglio 2021 con un team di 18 persone, a maggio 2023 ha già raccolto un maxi round da 50 milioni di dollari e oggi conta 128 dipendenti in 15 paesi del mondo. Stiamo parlando di Axelera AI l’azienda deeptech che realizza semiconduttori avanzati per l’Intelligenza Artificiale, guidata dall’italiano Fabrizio Del Maffeo. Azienda paneuropea con sede centrale nell’AI Innovation Center dell’High Tech Campus di Eindhoven (Paesi Bassi), con uffici in Belgio, Svizzera, Regno Unito, Portogallo e Italia (Milano, Firenze). E che ora mira a mettere un piede (e forse anche due) negli Stati Uniti. Ma c’è di più. L’Italia ha un ruolo centrale per Axelera AI. A Milano, dove si trova uno dei suoi centri di ricerca e sviluppo più performanti, l’azienda ha deciso di farvi il polo nevralgico per la progettazione e la realizzazione dei suoi super chip. «Vogliamo accogliere i migliori cervelli italiani. Investire in persone, con l’obiettivo di intraprendere un percorso di crescita record sui mercati globali». Un progetto più che ambizioso, perché come dice Del Maffeo «C’è un tempo per tutto, è questo è il tempo dell’intelligenza artificiale in cui non è ammesso rallentare».
La storia di Fabrizio Del Maffeo
Con una spiccata propensione e passione per le sfide e l’innovazione, Fabrizio Del Maffeo nasce a Sondrio (in Valtellina) 46 anni fa, si laurea in ingegneria delle telecomunicazioni presso il Politecnico di Milano. Oggi è fondatore e amministratore delegato di Axelera AI, startup incubata da Bitfury Group, azienda di tecnologie emergenti a livello globale, dove in precedenza ricopre il ruolo di Head of AI.
Ma facciamo un passo indietro, perché prima di saltare a bordo di Axelera Ai, Del Maffeo ha ricoperto ruoli di rilievo in diverse big tech, facendo della sfida il suo mantra. E’ stato vicepresidente e CEO di AAEON Technology Europe, società di elaborazione di tecnologie di intelligenza artificiale e IoT all’interno del gruppo ASUS. Durante la sua permanenza in AAEON, Del Maffeo ha fondato “UP Bridge the Gap”, una linea di prodotti per professionisti e innovatori, oggi soluzione di riferimento leader in AI e IoT per Intel. Nel 2018, in collaborazione con Intel, ha lanciato il programma “AI in Production” di AAEON. In precedenza ha anche ricoperto il ruolo di Country Manager per la Francia e Direttore delle vendite per l’Europa settentrionale, meridionale e orientale presso Advantech, azienda leader mondiale nell’IoT industriale. In questo ruolo, ha anche amministrato la divisione Intelligent Retail. Oggi Fabrizio Del Maffeo è alla guida di Axelera AI insieme a un gruppo di talenti che ama definire “di estrazione mondiale”.
Partiamo subito dall’Italia. Che progetti ha Axelera AI nel nostro paese?
L’Italia è per noi un territorio notevole, fucina di menti eccellenti. Oggi siamo a Milano e a Firenze. Ma puntiamo ad accogliere tutti, vogliamo i migliori cervelli non solo italiani ma anche esteri. La nostra è un’azienda Paneuropea. In questo momento la tecnologia che trattiamo è al centro del mondo. C’è un tempo per tutto, è questo è il tempo per attrarre i migliori, e per farli crescere con noi in tempi record.
Cosa fate esattamente?
In Axelera stiamo rivoluzionando il campo dell’intelligenza artificiale sviluppando una piattaforma hardware e software all’avanguardia per accelerare la visione artificiale sui dispositivi edge. La nostra piattaforma, realizzata utilizzando la tecnologia di elaborazione in memoria proprietaria e l’architettura del flusso di dati RISC-V, offre prestazioni e usabilità leader del settore a una frazione del costo e del consumo energetico delle soluzioni attuali. Entrando nel dettaglio, abbiamo sviluppato la piattaforma Metis AI, una soluzione hardware e software completa che rende le applicazioni di computer vision più accessibili, potenti e facili da usare.
A cosa puntate?
Vogliamo democratizzare l’Edge AI, fornendo l’accesso di questa tecnologia a tutti i player del mercato B2B. Per noi è fondamentale creare un ecosistema forte, offrendo ai nostri clienti gli strumenti per acquisire, utilizzare ed integrare nei propri prodotti le nostre tecnologie altamente innovative. Oggi, il nostro obiettivo è accelerare la visione computazionale e l’elaborazione del linguaggio naturale all’edge. In futuro, le possibilità saranno illimitate.
Ci spiega a cosa serve la tecnologia Edge AI (questo il nome tecnico)
L’Edge AI è una tecnologia di elaborazione dei dati che prevede l’utilizzo di algoritmi d’intelligenza artificiale direttamente sui dispositivi periferici, come ad esempio sensori, telecamere o dispositivi mobili. In altre parole, l’Edge AI permette di eseguire elaborazioni e analisi dei dati in tempo reale direttamente sul dispositivo in cui vengono raccolti i dati, senza doverli inviare ad un server centrale per l’elaborazione. Ciò consente di ridurre i tempi di attesa e di aumentare l’efficienza delle operazioni. L’Edge AI è particolarmente importante per le applicazioni che richiedono una risposta immediata, in tempo reale, come ad esempio i dispositivi IoT (Internet of Things), le automobili a guida autonoma e le applicazioni di sicurezza, dove la velocità di elaborazione dei dati è fondamentale per garantire la sicurezza e la precisione delle operazioni.
In cosa vi distinguete?
Con la nostra piattaforma garantiamo massime prestazioni e facilità d’uso a costi e consumi significativamente ridotti. Rispetto alle alternative esistenti, questa piattaforma punta a rendere l’AI facilmente accessibile a un pubblico più vasto. A tal punto che abbiamo ricevuto un boom di domande, oggi abbiamo 400 aziende clienti sparse in tutto il mondo che hanno chiesto il nostro prodotto, che consegneremo entro il mese di luglio.
Mi parli del team
Quando siamo partiti eravamo 18, dopo appena 2 anni siamo in 128. Di cui 45 ha un PHD, e il 95% del team un master di specializzazione. Quindici paesi, con 20 nazionalità differenti: Italia (Milano e Firenze), Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito, Portogallo, e Svizzera. Con un’età media di 34 anni.
Nonostante il difficile contesto di fundraising, siete riusciti a raccogliere un round da 50 milioni di dollari. Il segreto?
Esatto. Siamo riusciti a portare a 50 milioni di dollari la cifra totale della raccolta fondi. Negli ultimi mesi, CDP Venture Capital, Verve Ventures e Fractionelera si sono uniti al round. Quest’ultimo consorzio di investitori è stato creato appositamente per l’operazione di Axelera. Innovation Industries ha incrementato il suo investimento nella società, diventando il principale investitore. Il successo di questa operazione ha dimostrato il potenziale e la forza di mercato di Axelera. Ora puntiamo alla produzione massiva della nostra piattaforma di accelerazione dell’intelligenza artificiale di prima generazione, alimentata dalla dirompente tecnologia di calcolo in-memory e di flusso di dati controllato RISC-V.
Il segreto sta tutto nella nostra tecnologia di prodotto, che dimostra quanto sia pionieristica. E soprattutto quanto il team sia competente, esperto e affidabile. Noi siamo un’azienda “people centrica”, puntiamo tutto sulla qualità della squadra.
Prossimi passi?
In soli 20 mesi abbiamo raggiunto traguardi incredibili, inclusi il lancio di due chip AI all’avanguardia, finanziamenti per un totale di 50 milioni di dollari, lo sviluppo di partnership efficaci e progetti vincenti con clienti leader del settore. Adesso vogliamo espanderci in tempi record in tutto il mondo. Parliamo di un mercato velocissimo in cui non è consentito rallentare. Stiamo già pensando al prossimo round che avrà cifre ancora più importanti (mi auguro) e che contiamo di chiudere entro questa estate.
Nel 2018, gli investimenti sull’IA erano di appena 408 milioni di dollari. A fine maggio Nvidia, il colosso mondiale di chip per l’IA, ha sfondando quota 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Un commento?
La storia di Nvidia che ha raggiunto un trilione di dollari ci insegna che l’infrastruttura vince su tutto. E che tutto gira intorno all’hardware.
Le più grandi aziende del mondo Apple, Google, Meta, Microsoft girano intorno all’hardware. Come dico sempre, non c’è innovazione e digital senza chip. Noi vogliamo diventare la Nvidia europea, e siamo sulla buona strada.
Un’ultima battuta per chi fa impresa?
Io non volevo fare l’imprenditore. O meglio no ci ho mai pensato, ho sempre pensato di pormi obiettivi e sfide da scalare. Finita una, ne iniziavo un’altra, e così via. Mi sono ritrovato a capo di un’azienda leader, circondato da una squadra unica, che ho costruito passo dopo passo. Ho sempre alzato la mia asticella che mi ha portato a non accontentarmi mai. Di cadute e fallimenti ne sono stato protagonista, ma mi creda, quando ti rialzi e vedi ciò che sta accadendo adesso non c’è caduta che tenga. Essere imprenditore richiede ogni giorno motivazione, tenacia, determinazione, elementi fondamentali. Oggi ho concretizzato i miei valori, ma ho faticato per arrivare dove sono.
Fabrizio Del Maffeo è sposato, ha 3 figli e vive in Olanda. Quando gli chiedo la sua canzone preferita, inizia a canticchiarla…
“When I look into your eyes
I can see a love restrained
But darlin’ when I hold you
Don’t you know I feel the same?”
Ok ci sono, November Rain dei Guns N’ Roses.