Puglia chiama America. Salvatore Modeo, founder dell’incubatore: «Con la Regione supportiamo startup innovative locali che andranno a San Francisco»
É stato il primo incubatore di startup del Salento certificato dal Mise, il secondo in Puglia. The Qube, dal 2013, supporta lo sviluppo di nuove realtà, in particolare startup innovative principalmente attraverso servizi di consulenza e spazi di coworking. All’interno di un progetto organizzato in collaborazione con Innovit, The Qube assieme a Sprintx, 𝐶 -lab 𝟸.𝟶 Università del Salento, Balab – contamination lab dell’Università di Bari e BINP, l’incubatore promosso dal Politecnico di Bari, punta oltre i confini regionali e nazionali, per spingersi sino alla Silicon Valley, dove Innovit ha sede come hub di cultura e innovazione. The Qube vanta, al suo interno, startup capaci di attrarre investimenti di oltre 10 milioni di euro. Con una presenza consolidata sul territorio, l’acceleratore è diventato un riferimento per le startup e le comunità.
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Progetti e investimenti
Nel 2020, grazie al programma Seed per il Sud, The Qube è riuscita a ottenere investimenti per 800mila euro da parte di CDP Venture Capital Sgr e nel 2021, 9 delle startup seguite dall’incubatore hanno ottenuto il finanziamento Smart Money promosso da Invitalia. Oggi, tra le azioni in essere, ci sono una serie di call open to innovation che puntano, in particolar modo, sulla sostenibilità e sulla mobilità urbana soprattutto all’interno del Comune di Lecce. I sue due hub, a Lecce e Brindisi, sono molto noti anche perché recentemente quello di Brindisi ha vinto la gara tra Innovation Hub promossa da Invitalia per la messa a terra di due percorsi di accelerazione di impresa pensati sia in ottica di industria 4.0 che di turismo, cultura e sostenibilità.
«Entro l’anno partiranno tre percorsi nuovi per la promozione di associazioni e imprese sociali con un progetto triennale», spiega Salvatore Modeo, founder e project manager di The Qube. Un grande traguardo per una realtà che, nel 2013, era letteralmente partita da zero.
The Qube, le radici
«Gravitavamo nell’orbita dell’Università del Salento e ci stavamo formando con un’attenzione particolare al mondo delle startup e dell’innovazione – aveva detto Salvatore in un’intervista a StartupItalia – Abbiamo fondato un’associazione con sede legale a casa mia, ad Avetrana (TA), e da lì siamo partiti con una serie di progetti e format tesi a fornire gli strumenti giusti a chi voleva fare impresa con un’idea innovativa. Nel frattempo, abbiamo iniziato a tessere una rete sul territorio salentino con l’obiettivo di mettere in comunicazione partner istituzionali, privati, imprese locali e giovani startupper, non smettendo mai di formarci».
“Crederci sempre” è il motto di The Qube che, dopo l’apertura della prima sede a Lecce, nel 2019 ha inaugurato l’hub di Brindisi. Lo scorso anno, il riconoscimento di primo incubatore certificato di startup del Salento. Traguardo per niente semplice da raggiungere dato che, per essere certificati, il Mise prevede dei requisiti molto stringenti. Un bel sogno che si è realizzato all’interno di un progetto che ha sempre saputo guardare oltre, verso lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale innovativo che come punto di riferimento nel Meridione. E che adesso punta ancora più in alto, verso la promozione dell’ecosistema in Silicon Valley con Innovit. «Siamo stati selezionati come partner dalla Regione Puglia per supportare startup innovative pugliesi che si recheranno a San Francisco», afferma Salvatore.
Le startup di The Qube
Se the Qube non ha un vero e proprio settore di riferimento ma guarda a tutto ciò che interesse l’evoluzione della tecnologia, nel portfolio dell’incubatore ci sono diverse realtà che si occupano di Agritech, tema profondamente caro a una regione come la Puglia che è stata messa in ginocchio prima dalla Xylella e poi dal cambiamento climatico. Ma non solo «In The Qube troviamo startup legate all’IA, al calcolo avanzato e la cybersecurity grazie anche allo sviluppo di numerose collaborazioni con il mondo dell’Università e della Ricerca», continua il founder. Nell’orbita dell’incubatore gravitano alcune tra le realtà più interessanti del Mezzogiorno. Tra queste, Lisari, startup innovativa proprietaria di una piattaforma digitale di intrattenimento; Connexa Insurtech, che intende proporre sul mercato una soluzione tecnica innovativa al fine di rivoluzionare il mondo dell’assicurazione attraverso la definizione del rischio a partire dai dati telematici generati raccolti durante la guida; Daicar Rent, startup innovativa che nasce per semplificare e automatizzare i processi legati al noleggio a lungo termine delle auto; Epico Play Srl, un’applicazione mobile che gestisce Fanbase di Sport Team; Flaskk Srl, che opera prevalentemente nella produzione e nella distribuzione di dispenser; B-Zero Srl, proprietaria del marchio Notarify, che si occupa di blockchain; Innovoeno Srl, che progetta, prototipa, sviluppa, produce, gestisce e commercializza prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico nel settore del packaging.
ABITAREarreda si occupa di vendita online di mobili e complementi di arredo; Centimetro Zero Srl che nasce per digitalizzare le relazioni commerciali tra gli attori del settore HO.RE.CA; Il Contadino Online, per digitalizzare le relazioni commerciali tra produttori dell’industria alimentare e i clienti; Conversence per lo sviluppo di soluzioni digitali ad alto potenziale tecnologico; Dishup Srl, che punta a diventare un punto di riferimento all’interno del settore della ristorazione, operando come un Point of Sale in cloud e offrendo un servizio software; One Health Vision Srl, che si occupa dello sviluppo, della produzione e della commercializzazione di servizi nel campo della digital health; Startgram, startup innovativa costituita nel 2021 che opera in qualità di facilitatore dei processi di matching tra investitori e startup; TimeFlow, nel campo delle SaaS; UManagers, che si occupa di app mobile per la gestione delle reti commerciali di vendita; Spaarkly Srl, che sviluppa soluzioni e sistemi di simulazione in AR per la commercializzazione di prodotti e servizi; Alberami, startup innovativa che ha per oggetto lo sviluppo e la commercializzazione di una piattaforma digitale; ZTT, marketplace che supporta operatori ed aziende di trasporto pubblico e privato che intendono adottare la mobilità condivisa.
Esoft, per semplificare e digitalizzare il mondo della ristorazione offrendo ai ristoratori soluzioni ICT; Woreca, startup innovativa che opera nel settore della creazione, sviluppo, gestione e manutenzione di sistemi applicativi e di sistemi tecnologici per migliorare il servizio di delivery di bevande; Izi Smart Solutions, per sviluppare, produrre e commercializzare prodotti e servizi ad alto valore tecnologico nella gestione automatizzata di smart building per il risparmio energetico; Opera One, ideata per offrire un servizio digitale per cantanti professionisti e amatoriali con un focus sul canto lirico e la composizione operistica; Mediaverse Technology, un servizio digitale, basato su blockchain, destinato a utenti che vogliono creare e commercializzare NFT delle loro performance artistiche multimediali.
Il futuro di The Qube
«In questi anni, più che mai, abbiamo visto la presenza di realtà legate al green e al digitale e operiamo su diversi progetti come referenti del fundraising per reperimento di fondi tramite iniziative private o di finanza agevolata. La Puglia è dotata di un fondo di venture di 60 milioni di euro, che sarà raddoppiato a 120 – conclude Salvatore – Dopo il Lazio e la Lombardia, è la prima Regione del Sud Italia a vantare uno strumento finanziario di questo tipo che partirà a settembre e diventerà un elemento attrattivo per aziende ad alto valore tecnologico».