L’azienda è attiva nel campo delle colonnine di ricarica per le auto elettriche
La seconda campagna di equity crowdfunding di GASGAS si è appena conclusa sulla piattaforma CrowdFundMe con una raccolta di 1 milione e mezzo di euro. GASGAS mette a disposizione dei propri utenti una rete di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, posizionate in punti strategici per chi sosta sul territorio italiano. «Se in occasione della prima raccolta del 2021 a credere in noi sono stati soprattutto appassionati ed e-driver, questo secondo round ha attirato l’interesse di imprenditori, business angel e investitori professionali che hanno intuito adesso il grande potenziale del mondo della mobilità elettrica», ha commentato Stefania Menguzzato, General Manager di GASGAS.
La rivoluzione green della mobilità
«L’uso dell’auto elettrica non rimarrà confinata solo alle aree urbane, ma di fatto è già diffuso ovunque e avrà bisogno di una rete capillare di colonnine efficienti e affidabili – ha aggiunto Stefania Menguzzato -. Oggi in Italia circolano 200mila veicoli elettrici che nel 2025 saranno 1 milione e 600mila, e poi 6 milioni nel 2030. Per fare un paragone, rimanendo nel settore della mobilità, siamo in una situazione simile a quella in cui, negli anni ’60, si trovavano i gruppi petroliferi che hanno installato i primi distributori di benzina sul territorio italiano».
Ad oggi sul territorio italiano sono censiti circa 19mila punti di ricarica per auto elettrichema per coprire le esigenze degli e-driver ne serviranno circa 60mila. GASGAS è passata in un anno da 10 a oltre 300 punti di ricarica, collocati prevalentemente nelle regioni del centro e del nord, ed entro fine 2023 ha pianificato di arrivare a gestirne più di 1000. Nel piano di sviluppo c’è l’installazione e la gestione di colonnine più veloci e potenti, per fare il pieno in un tempo massimo di 30 o 40 minuti, presso tangenziali e autostrade. Questi punti di ricarica affiancheranno un numero crescente di colonnine più snelle e adatte ai centri cittadini, posizionate strategicamente in quei punti di interesse dove l’e-driver può fermarsi a fare la spesa, cenare o andare in palestra, mentre ricarica il suo veicolo green.