In un evento organizzato nel Wavespace di EY a Roma, sono stati presentati i numeri del barometro degli investimenti in startup in Italia. Superato il miliardo di investimenti
Il barometro di EY 2021 certifica che gli investimenti in startup italiane nell’ultimo anno sono aumentati arrivando a quota 1.243 miliardi di euro (+118% rispetto ai 569 milioni di euro del 2020) con circa 334 deal (rispetto ai 111 dell’anno precedente). Un numero che rappresenta lo stato di crescita dell’ecosistema che, pur rimanendo di dimensioni ridotte, mostra importanti segnali di avanzamento.
Ne abbiamo parlato ieri durante l’evento in cui è stato presentato il report. “Nel 2021 gli investimenti di Venture Capital hanno continuato a crescere in Italia. Questo è stato possibile grazie al superamento delle restrizioni legate allo scoppio della pandemia e al generale clima di fiducia e crescita nella nostra economia. Inoltre, proprio l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha determinato cambiamenti nei comportamenti di consumo e nei modelli operativi delle aziende, in risposta ai quali molte startup hanno ridefinito il proprio posizionamento e la propria strategia e per questo sono state premiate dal mercato e dagli investitori” – ha detto Marco Daviddi, Strategy & Transactions Markets Leader Europe West, EY.
All’evento di presentazione, organizzato nel Wavespace di Roma, uno spazio di 700 mq nel centro della Capitale dotato di ogni tipo di tecnologia e che vuole favorire l’integrazione delle competenze, erano presenti alcuni dei protagonisti delle operazioni più importanti del 2021. Partendo da Giorgio Tinacci CEO e founder di Casavo, che quest’anno ha raccolto 90 milioni di euro in 2 round e poi Raffaele Terrone CFO e founding partner di Scalapay, startup che ha chiuso un 2021 con 180 milioni di raccolta. Ospite dell’evento anche Pierluigi Paracchi CEO e Co-founder di Genenta Science, la prima scaleup italiana ad essere sbarcata al Nasdaq e Alberto Bozzi Business Development Senior Director del gruppo Campari protagonista della exit di Tannico.
Potete rivedere tutto l’evento qui:
L’EY Venture Capital Barometer ha messo in luce che i round con investimento superiore ai 20 milioni di euro sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente (12 round per un totale di 657 milioni di euro di investimento nel 2021, rispetto ai 6 da 245 milioni di euro del 2020), a riprova di una rinnovata fiducia degli investitori, disponibili a dare un’iniezione di capitale superiore e maggiore supporto alle realtà del Paese.
“Vediamo segnali incoraggianti per un’ulteriore fase di crescita e di maturità del sistema. In molte economie europee la crescita degli investimenti in innovazione attraverso startup sta avvenendo a ritmi superiori a quelli che osserviamo in Italia. Questo è dovuto a molti fattori, tra cui una più ampia disponibilità di risorse attivabili, non solo di provenienza pubblica, e un sistema di infrastrutture e servizi più capillare. Diverse iniziative, anche connesse al PNRR, perseguono obiettivi che possono consentire al Venture Capital di raggiungere un nuovo livello” – ha detto Marco Daviddi.
“Ulteriori segnali incoraggianti provengono dall’esuberanza che ha mostrato il 2021 rispetto agli anni passati in termini di eventi di liquidità o cosiddette “exit”. Le exit, infatti, sono una componente fondamentale di un ecosistema di startup maturo, in quanto permettono la redistribuzione della liquidità verso gli investitori rilanciando il volano degli investimenti con un effetto moltiplicativo. Su questo, l’Italia dimostra ancora una certa immaturità nella valorizzazione delle proprie imprese in fase di scale up e conseguentemente nel numero di eventi di liquidità. Ma il percorso tracciato nel corso del 2021 e in questo primo mese del 2022 lascia spazio a un cauto ottimismo per il nostro Paese.” – ha detto Gianluca Galgano, EY Startup and Venture Capital Leader.
Distribuzione degli investimenti su base regionale
A livello geografico la Lombardia si conferma il terreno più fertile e promettente per le startup italiane, sia per numero di operazioni (175) che per capitali raccolti dalle proprie imprese (66,2% della raccolta totale). In generale, il trend è positivo per tutto il Nord Italia (comprendendo Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana) e per il Centro, in particolare per il Lazio. Meno rassicuranti al contrario i dati del Sud Italia, che nel 2021 ha contribuito per una percentuale esigua al record raggiunto.
I primi cinque settori per valore degli investimenti
Dal punto di vista settoriale, in testa alla classifica il settore Foodtech con oltre 260 milioni di euro raccolti, rappresentato da alcuni dei round più di successo dell’anno quali Everli, Cortilia e Tannico; a seguire si riconferma d’interesse per gli investitori il Fintech con circa 255 milioni di euro raccolti, rappresentato quasi interamente dal risultato di Scalapay. Conquista il terzo posto il settore Energy con circa 164 milioni di euro, grazie all’operazione conclusa da Newcleo (startup che sviluppa tecnologie per la produzione di energia nucleare pulita). Al quarto e quinto posto, rispettivamente con circa 147 e 99 milioni di euro, i settori Proptech e Health & Lifescience. Foodtech, fintech, energy, proptech e health & lifescience rappresentano circa il 75% della raccolta totale dell’anno.
I primi cinque round del 2020 per valore dell’investimento
Le cinque operazioni che nel corso del 2021 hanno raccolto i finanziamenti più consistenti sono quelle che hanno interessato: Scalapay (che nel 2021 ha chiuso due round da circa 140 milioni di euro e 40 milioni di euro); Newcleo (che ha raccolto circa 100 milioni di euro); Casavo (che ha totalizzato complessivamente 90 milioni di euro in due round); Everli (con un investimento di 85 milioni di euro) e BrumBrum (finanziata per 65 milioni di euro).
ESG, l’impatto della sostenibilità sul Venture Capital
Nel corso del 2021 sono state censite 66 operazioni di investimento in startup con strategia e focus aziendale sui temi della sostenibilità, per un totale di circa 290 milioni di euro, pari a circa il 25% del totale. Nel corso del 2020 nel medesimo settore si erano registrate 21 operazioni, per un totale di circa 118 milioni di euro.
“Il 2021 sarà certamente ricordato per il modo in cui l’ESG e le questioni di sostenibilità sono arrivate in cima alle agende degli investitori finanziari e dei fondi di PE; i fondi di Venture Capital non sono e non saranno da meno, con sempre maggiore focalizzazione e veicoli di investimento dedicati alle sfide ambientali e sociali dei prossimi anni. Anche dalla necessità di supportare il processo di modernizzazione e transizione sostenibile di aziende e filiere produttive ci aspettiamo spinte importanti per la futura ulteriore crescita del VC in Italia”, chiude Marco Daviddi.