Al CES di Las Vegas un panel per parlare di città e metamobilità
Il CES di Las Vegas, come ogni anno, lascia spunti e visioni sul futuro su cui ragionare. A differenza di altri appuntamenti globali verticali sul mondo della tecnologia, la particolarità dell’evento in Nevada è proprio quella di spingersi oltre i device e le tecnologie già esistenti sul mercato, e di proiettarsi piuttosto nel medio-lungo periodo, immaginandosi ad esempio come saranno le città. Questo è quello che ha fatto Hyundai, la casa automobilistica sudcoreana che ha partecipato dal vivo all’evento chiusosi pochi giorni fa. Qui in basso linkiamo il loro panel, che ha visto salire sul palco alcuni dei suoi executive per parlare del futuro delle quattro ruote. Futuro che non si esaurisce nella mobilitàelettrica, tecnologia ormai accettata a livello globale come trend su cui già vengono investiti molti soldi. L’automotive guarda alla robotica per cambiare.
L’interesse di Hyundai nella robotica non è teorico. Lo scorso anno, infatti, l’azienda ha acquisito BostonDynamics, brand noto in tutto il mondo per aver realizzato spot, il cane robot. Non è l’unico modello sfornato da questa realtà innovativa ed è proprio per questo che la casa automobilistica vuole sfruttarne il knowhow per offrire quella che è già stata battezzata la metamobilità. Dal momento che il metaverso appare ancora ai più come un gigantesco punto interrogativo, ancora da sviscerare, per la metamobilità il discorso è il medesimo. Difficile dire che cosa sia.
Non possiamo fare altro dunque che affidarci alle parole pronunciate al CES 2022 e ai pochi render e video messi a disposizione del pubblico per farci un’idea (e molte domande). Nel frattempo le automobili continueranno a essere un mezzo di trasporto dominante nel mondo e il problema del traffico e dei tassi di motorizzazioni elevati (noi in Italia ne sappiamo qualcosa) non si risolverà con i robot, ma con cambi di abitudini negli spostamenti quotidiani. Come la WovenCity di Toyota – presentata al CES del 2020 – anche la città sulla carta di Hyundai avrà veicoli intelligenti e una presenza residuale di automobili.
La nuova generazione di robot, così come è stata presentata al CES dal founder di BostonDynamics, MarcRaibert, è qualcosa che ancora nessuno di noi ha visto. Se oggi i robot svolgono soprattutto compiti ripetitivi, un domani queste macchine sapranno interagire con l’uomo sfruttando quella che è stata definita la athleticintelligence, di cui forse abbiamo tutti avuto un piccolo assaggio assistendo al parkour di Atlas. Grazie poi al Plug & Drive Robotic Module di Hyundai, ogni oggetto o ambiente – da un oggetto di arredo fino a un negozio – potrà muoversi in maniera intelligente grazie a sensori e tecnologie in grado di mappare lo spazio ed evitare ostacoli.
Durante lo speech dei rappresentanti Hyundai si è parlato addirittura di negozimobili, che raggiungeranno i consumatori nei loro quartieri (un’esasperazione ulteriore dell’ecommerce). La guidaautonoma dovrà dunque essere ampiamente testata e sviluppata prima di arrivare a simili situazioni. Altrimenti sarà difficile accettare un futuro in cui tutti potremo spostarci grazie a capsule che ci ritireranno dal salotto per accompagnarci in mezzo al traffico. Robot come spot continueranno ad essere utilizzati in situazioni estreme (al momento sono due i cani robot impiegati a Chernobyl per raccogliere dati sulle radiazioni). E poi c’è tutto il capitolo wearable: i robot diventeranno indossabili per sollevare pesi troppo gravosi e muoversi nella maniera corretta in determinate situazioni di lavoro. Di fronte a un simile orizzonte futuristico le domande e i dubbi restano però tanti.
Giornalista professionista, 33 anni. Mi occupo di tecnologia e innovazione su StartupItalia con interviste e approfondimenti. Collaboro con Blum e Rivista BC. Modero e conduco eventi sul mondo tech
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