A Vienna un’iniziativa per sfuggire ad algoritmi bacchettoni
Il Vienna Tourist Board, ente che raggruppa diversi musei presenti nella capitale austriaca, ha deciso di fare il grande salto su una delle piattaforme più famose al mondo. Non è TikTok: stiamo parlando di OnlyFans, l’app conosciuta dai più perché consente a content creator e pornostar di pubblicare contenuti gratuiti o a pagamento riservati a tutti quelli che decidono di abbonarsi ai loro canali. Ma, come diremmo noi, che c’azzecca un museo con tutto questo? La risposta è molto più tecnica di quanto non vi aspettiate. Ma prima riepiloghiamo le ultime vicende di OnlyFans. Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato della sua doppia inversione a U: a fine agosto ha detto basta ai contenuti hot per poi tornare sui propri passi nel giro di un paio di giorni. I sex worker possono rimanere. E così arriviamo alla notizia di oggi.
Mica solo Danika Mori
Come si legge sul sito ufficiale dell’ente viennese l’account su OnlyFans è stato aperto a metà settembre “per mostrare opere d’arte in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum Vienna, il Museo di Storia Naturale di Vienna e il Leopold Museum che sono state censurate su altri social canali a causa della nudità. Gli abbonati all’Ente per il turismo di Vienna su OnlyFans vedono opere d’arte del canone artistico internazionale – dalla Venus von Willendorf a Rubens a Egon Schiele – senza censure e ricevono anche un biglietto d’ingresso per i musei che partecipano alla campagna o una Vienna City Card”.
Musei senza censure su OnlyFans
A dimostrazione degli alti obiettivi culturali di questa operazione leggiamo anche la dichiarazione del direttore Norbert Kettner: «Con la nostra ultima campagna ci chiediamo se un algoritmo può determinare ciò che percepiamo come offensivo e quale arte può essere mostrata sui social media». Della questione si è occupato anche il New York Times, dove ci viene confermato di nuovo che non sempre l’intelligenza artificiale che decide dell’ammissibilità o meno delle immagini sui social network abbia buon senso.