Si chiama Face Pay e non mette d’accordo tutti
Da qualche giorno i passeggeri della metropolitana di Mosca possono pagare attraverso Face Pay, tecnologia di riconoscimento facciale. Non appena un utente registrato posiziona il proprio volto davanti alla telecamera, i tornelli si aprono e il viaggio gli viene accreditato sulla carta. Stando a una ricerca che vi avevamo citato, nel 2025 1,4 miliardi di persone effettueranno transazioni in questa modalità (nel 2020 erano poco più di 670 milioni). La Cina è il paese leader nello sviluppo e nell’impiego di soluzioni simili. La notizia che arriva dalla Russia ha ora riacceso i dubbi e i legittimi timori sul rischio di cedere dati biometrici alle autorità in paesi non democratici.
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Mosca: riconosciuti anche con la mascherina
Come si legge sul sito ufficiale della metropolitana di Mosca, il sistema di riconoscimento facciale è in grado di collegare una foto caricata al volto di un passeggero in attesa ai tornelli, anche se indossa una mascherina: basta avere il 40% del volto scoperto e gli algoritmi incrociano i dati. Per registrarsi a Face Pay basta inviare la propria foto alla piattaforma e collegarla a una carta di pagamento. In questo modo gli utenti dovrebbero impiegare meno tempo nelle fasi di ingresso in una delle metropolitane più trafficate al mondo. Face Pay è stata installata in oltre 240 delle stazioni attive.
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«Questo è un nuovo passo pericoloso nella spinta della Russia verso il controllo della sua popolazione. Abbiamo bisogno di avere piena trasparenza su come questa applicazione funzionerà in pratica», sono state le parole allarmate riprese dal Guardian di Stanislav Shakirov, a capo di Roskomsvoboda, un gruppo che si occupa della tutela dei diritti digitali. La tecnologia di riconoscimento facciale non allarma soltanto attivisti e ONG in Russia: la questione riguarda infatti tutto il mondo.
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Di recente si è parlato di Astro, il nuovo robot di Amazon pensato per piccole faccende domestiche e la tutela della casa quando è vuota. Saprà riconoscere gli estranei semplicemente guardandoli. E non è l’unico dato biometrico che il gigante di Seattle avrebbe intenzione di rilevare: con Amazon One la società propone ai consumatori l’idea di pagare con il palmo della loro mano, rilevato da una telecamera. Chiudendo con la metropolitana di Mosca, i critici non sollevano dubbi soltanto sull’opportunità di cedere ulteriori dati a enti governativi (in Russia): c’è anche il rischio hacker.