La strada per le riforme necessarie a ottenere i soldi dell’Europa resta lunga e accidentata. A che punto siamo?
Nelle ultime settimane perfino l’Osservatorio Conti pubblici di Carlo Cottarelli aveva avanzato più di un dubbio sulla puntualità del governo nella realizzazione del PNRR (ne abbiamo parlato qui). Il Consiglio dei Ministri di ieri – quello, per intenderci, del decreto Energia per disinnescare il caro bollette -, ha visto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e il Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco rispondere indirettamente agli scettici per mezzo della prima informativa sul monitoraggio e sullo stato di attuazione delle misure previste dal PNRR approvato in Europa a luglio 2021.
PNRR, la strada resta lunga
I target da raggiungere per l’anno in corso sono 51, distinti tra riforme ed investimenti, con la precisazione quanto a questi ultimi che, per investimenti, si intende anche l’adozione di atti di normativa primaria e secondaria o di atti amministrativi diretti a disciplinare specifici settori e da cui dipende l’utilizzabilità di risorse finanziarie dedicate per linee di intervento. I 51 target sono divisi in 24 investimenti e 27 riforme da adottare. Delle 51 misure sono stati già raggiunti 13 obiettivi.
Più nel dettaglio, relativamente agli investimenti, alla data di ieri, ne risultano già definiti 5. Per tutti i restanti sono state già avviate le procedure di realizzazione. Per quel che riguarda le riforme, ne sono state definite 8, pari al 30% del totale; per le altre 19 è già in corso il procedimento di approvazione.
La roadmap del PNRR
Sarà inoltrata alle Amministrazioni la richiesta di trasmettere tempestivamente alle competenti strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’economia e delle finanze un preciso piano di adozione delle riforme e di compiuta realizzazione degli interventi da attuare entro il 31 dicembre prossimo, in modo da consentire un costante monitoraggio delle specifiche tappe da rispettare nel perseguire gli obiettivi.
Le norme mancanti
È, inoltre, necessario che i Ministeri facciano pervenire al più presto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – DAGL e al Ministero dell’Economia e delle Finanze ulteriori proposte di norme attuative abilitanti ritenute necessarie, secondo le rispettive competenze, per proseguire nell’attuazione del PNRR. A seguito della richiesta di alcune Amministrazioni, il Governo sta, infatti, valutando l’adozione di uno o più provvedimenti, nei quali far confluire tutte le norme ritenute necessarie dalle Amministrazioni per semplificare ed accelerare l’adozione delle misure del PNRR.
Le cabine di regia
Nelle prossime settimane saranno convocate Cabine di regia settoriali con la partecipazione di Ministri individuati in base agli ambiti da approfondire. Seguirà una Cabina di regia cui parteciperanno le regioni, gli enti territoriali e altri soggetti.
Sarà cura di ogni Ministro far pervenire nei 5 giorni antecedenti la data di convocazione della Cabina di regia alla quale deve partecipare un documento che sarà sinteticamente illustrato nel corso della seduta della cabina di regia recante:
- stato di avanzamento dell’insieme di riforme e progetti del PNRR facenti capo alla Amministrazione di riferimento, con un particolare focus per quelli la cui attuazione è prevista nel 2021 e nel primo semestre del 2022;
- impostazione che ciascun Ministro ritiene di seguire con riferimento ai principali e più rilevanti progetti di rispettiva competenza;
- individuazione degli ostacoli e delle criticità eventualmente riscontrate quanto alle riforme e ai progetti nella titolarità delle Amministrazioni di riferimento.